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Giannichedda: "Pinzi è il mio erede"

Giannichedda: "Pinzi è il mio erede"
mercoledì 11 maggio 2011, 10:322011
di Redazione TMW.
fonte Il Friuli/Udineseblog

L'ex centrocampista dell'Udinese Giuliano Giannichedda, è stato intervistato da Il Friuli/Udineseblog per commentare il finale al cardiopalma per la zona Champions.

Lotta Champions: un posto per quattro squadre. Chi è in vantaggio, ora? "Nell'ordine Lazio, Udinese, Roma e Juventus. A livello di entusiasmo Roma e Juventus sono favorite perché vengono da due vittorie. Non meritate per nessuna delle due, ma i tre punti messi in saccoccia danno molto morale e convinzione. La Lazio, a livello di condizione fisica è quella messa meglio: ho dubbi su quanto potrà incidere a livello mentale l'ultima sconfitta casalinga. L'Udinese non mi è dispiaciuta a Firenze: teniamo presente che aveva defezioni importanti, un Totò non al cento per cento; nonostante tutto, se l'è giocata alla pari fino a che ha potuto".

Si parla di Roma favorita, Lotito ha chiesto una task force: "Mi dispiace che i Presidenti (e non faccio riferimento solo a Lotito), intervengano con dichiarazioni fuori luogo. Io parto dal principio che gli arbitri sono esseri umani e possono sbagliare. Può forse esserci una certa sudditanza, ma non si può parlare di complotti. Soprattutto non lo possono fare figure che rivestono cariche importanti".

Nel 2001 il famoso scambio Giannichedda e Fiore per Pinzi. Quanto vi assomigliate tu e il bianconero? "Tanto. L'ho sempre visto come il mio erede per spirito e caratteristiche. Solo che lui fa anche grandi gol e prende più cartellini di me. E' uno che da sempre l'anima e finora è stato sottovalutato".

L'uomo-mercato del centrocampo è Inler: "Un fenomeno. Non mi sono mai spiegato come mai altri giocatori del suo ruolo siano stati pagati cifre assurde e lui sia stato ignorato. Stesso discorso vale anche per Zapata e Handanovic, giocatori che possono vantare tanta esperienza nel nostro calcio. Con Pozzo è difficile trattare, ma questo è un bene per l'Udinese, che può così mantenere la sua struttura di squadra".

Il 22 maggio, dove sarà l'Udinese? "Impossibile adesso saperlo. La Champions e l'Europa League sarebbero come uno scudetto, ma se dovesse rimanere fuori, dovrebbe comunque essere contenta di quanto fatto in questa stagione: bisogna dire grazie a Guidolin, perché solo lui avrebbe potuto ottenere un risultato simile quest'anno. Trovarsi a tre giornate dalla fine a giocarsi la Champions è comunque un successo".