Il Napoli continua a sognare. Il Dall'Ara espugnato da Mascara e Hamsik
Come nel 1990, il Napoli vince a Bologna e guadagna, seppur in coabitazione - e in attesa della sfida di stasera - il primo posto in classifica. Tutto facile per i ragazzi di Mazzarri, che mettono in cassaforte i tre punti con un primo tempo dominato e agevolato dagli errori difensivi di un Bologna, che -consciamente o no - ha tirato il freno a mano dopo l'aver raggiunto i 40 punti.
Malesani cambia molto per la sfida cotnro il Napoli che insegue lo scudetto. Difesa a tre e centrocampo con 5 uomini per dare maggiore copertura sulla fasce. In avanti Paponi titolare al posto del gioiellino Ramirez. Senza Cavani, Mazzarri schiera Mascara ed Hamsik alle spalle di Lavezzi che agirà da prima punta.
La gara fin dai primi minuti è viva, con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Il ritmo è infatti molto alto, nonostante il caldo, con il Napoli che cerca con insistenza il gioco sugli esterni, nonostante la mancanza di un ariete in mezzo all'area avversari. Lavezzi infatti svaria molto, specie a destra - dove agisce Cherubin - per favorire l'inserimento dei centrocampisti. Il Bologna invece agisce di rimessa. Napoli nettamente superiore ad inizio partita, anche se crea una sola occasione nitida - sprecata da Lavezzi che arriva in ritardo sul servizio di Dossena - facendo però incetta di calci d'angolo. I padroni di casa faticano a creare azioni, sia per il buon pressing in mezzo al campo dei partenopei, sia perché si affidano a lanci lunghi per la testa di Paponi, che però viene spesso sovrastato dai centrali avversari.
Alla mezz'ora il Napoli mette a frutto il maggiore possesso palla. Maggio affonda sulla fascia e serve Lavezzi, che di tacco gira debolmente a rete, sul pallone va Viviano che invece di bloccare la sfera, la tocca mettendola sui piedi dell'accorrente Mascara che non ha problemi a segnare il suo primo gol in maglia azzurra. Solo nel finale di gara il Bologna riesce a creare qualche pericolo nell'area napoletana, ma il tiro di Paponi dal limite, viene sporcato da Campagnaro, prima che la difesa liberi.
Nel finale la difesa del Bologna compie un altro disastro, lasciando Hamsik e Lavezzi liberi di involarsi verso la porta di Viviano, che non può far altro che atterrare l'argentino a due passi dalla porta. Orsato decide per il rigore e l'ammonizione per il portiere felsineo, graziandolo. Dagli undici metri Hamsik non sbaglia e porta il Napoli al riposo con un doppio vantaggio.
Nella ripresa Malesani prova a dare maggiore peso all'attacco inserendo Meggiorini per Ekdal, passando al 3-4-3. La nuova veste tattica sembra portare qualche risultato, con il Bologna che gioca maggiormente in avanti e con il solito DiVaio va vicino al gol in due occasioni. Sul primo tiro del capitano felsineo De Sanctis deve distendersi sulla sua sinistra per evitare la rete, nella seconda occasione invece il portiere viene saltato, ma il tiro finisce sull'esterno della rete dando solo l'illusione del gol.
La risposta del Napoli, che ora controlla maggiormente la gara, arriva con Lavezzi che sfonda ancora una volta dalla destra e scocca il diagonale verso Viviano, che questa volta è impeccabile e devia a pugni chiusi. La gara dopo un ora di gioco a ritmo piuttosto alto cominciano ad allungarsi, lasciando molti spazi per i contropiedi veloci degli attaccanti, che però vengono ben tenuti dalle due difese. Il finale però è tutto di marca rossoblu, con gli uomini di Malesani che provano a segnare almeno il gol della bandiera e assediando l'area napoletana. Di Vaio però non trova la deviazione a due passi dalla porta, mentre Cherubin da fuori area mette in difficoltà De Sanctis che deve superarsi per tenere imbattuta la propria porta. Il Bologna continua con la striscia senza vittorie.
Probabilmente dopo i 40 punti conquistati c'è stato un calo di concentrazione e un senso di appagamento, che però non deve rovinare quanto di buono fatto in questa stagione. Malesani ci mette del suo schierando un modulo scarsamente utilizzato e uomini senza ritmo partita. Il Napoli vince, soffrendo più del dovuto nella ripresa, e continua a coltivare il sogno scudetto e mettendo pressione al Milan che stasera a Firenze non può sbagliare.