Inter, l'era Leonardo è già finita: si pensa al futuro
Anche lo scudetto è andato. Quattro giorni per dare l'addio alla Champions League nel peggiore dei modi, contro uno Schalke 04 da tutti indicato come la compagine meno forte dei quarti di finale, e al campionato, contro un Parma che al Tardini avrebbe meritato risultato ben più ampio rispetto al 2-0 conquistato sul campo.
Troppe la lacune palesate da una squadra crollata proprio nel momento più importante della stagione. Troppi gli errori di un tecnico che in queste settimane sta mettendo in mostra tutti i suoi limiti tattici. Contro i ducali l'Inter, nonostante lo svantaggio, ha disputato un primo tempo in cui ha prodotto una discreta mole di gioco col Parma spesso e volentieri in difficoltà. La poca lungimiranza dell'allenatore brasiliano a fine primo tempo ha però di fatto chiuso la partita con 45 minuti d'anticipo: Sneijder in campo al posto di Chivu, Zanetti sulla linea dei difensori e Cambiasso unico centrocampista capace di opporsi alle manovre del Parma. Una mossa suicida, che ha di fatto consegnato le chiavi del centrocampo ai padroni di casa, con la difesa nerazzurra sempre, clamorosamente, in difficoltà.
L'uomo giusto quando c'era bisogno di dare una scossa alla troppo compassata gestione Benitez, tra i peggiori quando le energie sono calate e c'era bisogno di un maggior accorgimento tattico per far fronte a un fisiologico momento di difficoltà. Leonardo è certamente tra i protagonisti di questo momento di crisi.
Se ne sono accorti anche ad Appiano Gentile, coi dirigenti nerazzurri sempre più convinti di un assioma: Leonardo è solo un traghettatore. Difficile, per non dire impossibile, pensare a una conferma dell'ex Milan per il prossimo anno.
Da questa settimana, c'è da scommetterci, si cominceranno a valutare i nomi dei possibili sostituti: Guardiola in cima, tecnico che col pareggio contro il Real Madrid ha legittimato il successo nella Liga del suo Barcellona, poi Villas Boas, già contattato dal Liverpool per la prossima stagione. Non saranno i soli nomi a essere esaminati, tante idee - ancora confuse - nella mente dei dirigenti nerazzurri. Di certo al momento c'è solo che di questi tempi, solo un anno fa, con José Mourinho in panchina si suonava ben altra musica...