Inter, una società a due da cui ripartire: c'è un intoccabile
Forse non è davvero tutto da buttare. I tanti e giusti, cori d'accusa che si sono levati a causa di un inizio di stagione da incubo nei confronti dell'Inter e della sua dirigenza, in virtù di risultati latenti e di un mercato sostanzialmente sbagliato, devono essere leggermente ridimensionati. Almeno per quanto concerne un'unità di quelle arrivate in estate, che sembra aver trovato nell'ambiente interista quello adatto a far sposare le sue caratteristiche di fuoriclasse in potenza, finalmente pronto a divenirlo a tutti gli effetti.
Il riferimento, è tutto per Mauro Zarate, protagonista anche ieri di una partita coi fiocchi.
Al di là delle continue accelerazioni e dello splendido assist a coronamento del triangolo con Sneijder che ha permesso a Pazzini di segnare e all'Inter di vincere, l'argentino sembra rappresentare quel brio, quell'imprevedibilità altrimenti latenti nelle caratteristiche di un'Inter altrimenti troppo agevole da contenere da parte di qualsivoglia avversario.
Fa specie, notare come nei punti conquistati dall'Inter in Champions ci sia il suo inequivocabile zampino, con le fantastica rete di Mosca dopo la rimonta del Cska, e le imprese del Metropole di cui vi abbiamo appena dato conto. Impossibile, a questo punto, che Ranieri decida di lasciarlo ancora fuori, soprattutto in virtù dell'intesa quasi naturale che l'argentino scuola Velez sembra aver sviluppato con Wesley Sneijder: i due parlano la stessa lingua, si intendono alla perfezione, e la loro società improvvisata sembra avere tutte le carte in regola per dare ottimi frutti. Per la gioia loro, del centravanti che si ritroverà a godere delle loro giocate (Pazzini sembra evidentemente quello più propenso a farlo), e delle tasche di Maurito: con uno spirito così, il bonus per gli assist sembra sempre più vicino.