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Juve, Conte: "Quagliarella? Giocherà quando sarà pronto"

Juve, Conte: "Quagliarella? Giocherà quando sarà pronto"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 15 ottobre 2011, 11:172011
di Cristina Guerri
fonte Tuttojuve.com

Alla vigilia della sfida del Bentegodi contro il Chievo Verona, l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, si è presentato alle 10:00 in punto al Media Center di Vinovo per rispondere alle tante domande dei giornalisti. Ecco la trascrizione integrale ed in tempo reale della conferenza stampa, a cura della redazione di TuttoJuve.com:

Si è parlato molto in questi giorni del fatto che la Juventus ha perso punti soprattutto in partite come quella di domani. I due pareggi ottenuti finora, in effetti, li avete ottenuti contro squadre non di primissima fascia. Secondo te questo è un problema? E' una questione che hai affrontato e che pensi di risolvere?
"No, assolutamente, anche perchè io valuto sempre la prestazione, al di là del risultato. E per me la prestazione contro il Bologna è stata un'ottima prestazione, in cui ci si dimentica che al 43' è stato espulso un nostro giocatore, abbiamo fatto la partita anche nel secondo tempo, in dieci; sembrava che fossimo noi uno in più. Quindi la prestazione col Bologna è stata sicuramente un'ottima prestazione, dove ci sono mancati i due punti e avremmo meritato sicuramente la vittoria. Di queste prime cinque partite, forse, quella in cui siamo un po' mancati è stato il primo tempo di Catania. Ma anche nel secondo tempo, a Catania, in base all'analisi della partita, abbiamo fatto un'ottima gara. Però non cambia niente, perchè abbiamo vinto contro Parma e Siena e si diceva che erano partite facili. Il problema è sempre uno: vincere. Non ci sono altre situazioni. E poi il Chievo è sicuramente una realtà in questo momento e penso che quest'anno possieda una delle migliori squadre in assoluto da quando è in serie A. E lo dimostra il fatto che ha otto punti, che ha perso l'imbattibilità al novantesimo a Parma, altrimenti sarebbe imbattuto come noi, e quindi è sicuramente un banco di prova. Non dimentichiamo che se il Chievo dovesse vincere contro la Juve avrebbe gli stessi nostri punti che è stata tanto incensata in queste due settimane".

Il rischio euforia dopo la vittoria col Milan è stato forse evitate anche grazie alla sosta. Rispetto a come avevi lasciato la squadra quella sera, come l'hai ritrovata dal punto di vista fisico e dal punto di vista psicologico?
"Ma sapete benissimo che non mi fa piacere sicuramente avere tantissimi giocatori in giro per il mondo. Siamo rimasti qui con dieci giocatori, ai quali va il mio plauso perchè si sono allenati veramente in una maniera importante, straordinaria. Questo mi lascia molto tranquillo e fiducioso. Sicuramente, però, avrei preferito giocare dopo la partita contro il Milan. C'è stata questa sosta, è stata una sosta che ha dato la possibilità di allenarsi a chi è rimasto. Chi è andato in Nazionale...c'è chi è tornato più contento, chi meno contento, perchè ci sono state qualificazioni e non, però adesso già da ieri abbiamo un po' riunito la truppa e stiamo preparando la partita nel migliore dei modi, sapendo che è una partita che nasconde tantissime difficoltà, tante insidie. Lo ripeto, se il Chievo domani dovesse vincere avrebbe gli stessi punti della Juventus".

Legandomi alla domanda precedente, immagino che avrai valutato e valuterai anche oggi la condizione di questi giocatori che sono rientrati. In base alla loro condizione ci può essere anche una differenza di scelta del modulo contro il Chievo o invece da quel punto di vista le idee sono chiare?
"Come ho detto prima del Milan e come vi ripeterò sempre, ho la fortuna quest'anno di avere dei giocatori che mi danno la possibilità di avere due situazioni di gioco importanti, di conoscerle e di lavorarci sopra; quindi a seconda della situazione, a seconda dello stato di forma, a seconda di quello che vede il mio occhio, di volta in volta andiamo ad usufruire in partenza di una situazione, pronti poi a cambiarla durante la partita. O facendo l'opposto: partendo con un'altra situazione tattica e cambiandola durante la partita. Ripeto, quest'anno ho dei giocatori che mi permettono questa duplice opzione. E per me è molto importante perchè non diamo punti di riferimento agli avversari e per noi è sicuramente è un'ottima cosa".

Chiellini la convince di più a sinistra o più al centro?
"Chiellini mi convince come giocatore, al di là che giochi centrale o a sinistra. Questa penso sia la cosa più importante".

Senza cercare polemiche, ma come riflessione: l'impiego dell'intero blocco Juve in una partita che non ha più senso per la Nazionale, è una cosa in assoluto che si potrebbe evitare? O si accetta quello che fa il ct senza intervenire? Ad esempio, se avesse risparmiato ti avrebbe fatto più comodo...
"Innanzitutto penso che dobbiamo essere orgogliosi del fatto che in poco tempo siamo riusciti a riportare in Nazionale, da titolari, sia Bonucci che Barzagli. Questa è la cosa più importante. Il fatto che ci sia un blocco della Juventus deve essere per noi motivo di soddisfazione e deve spingerci a lavorare ancora di più, perchè è il lavoro che ha riportato Bonucci e Barzagli a rivestire la maglia della Nazionale un'altra volta. Questo per me è sicuramente motivo di grande soddisfazione. Poi sull'impiego dei calciatori, Andrea Pirlo, come Buffon, come Chiellini, sono dei ragazzi molto generosi e basta che vedano una palla che rotola e ci vanno dietro. Sono stato calciatore e capisco la voglia di giocare che c'è in ognuno di loro e capisco anche Prandelli che ha voglia comunque di mettere sempre la migliore formazione in campo".

Di Carlo ha detto che si aspetta una partita tatticamente un po' diversa di quella tra Chievo e Napoli, perchè la Juve gioca con il baricentro un po' più alto e ha un modo di giocare un po' più aggressivo. Tu ti aspetti qualcosa di diverso da parte del Chievo?
"Noi abbiamo visionato un po' tutte le partite del Chievo, come facciamo sempre con le altre squadre. Abbiamo un'idea di come gioca il Chievo, ma l'importante è che, al di là di come giochi il Chievo, abbiamo un'idea di come giocare noi. Penso che questa sia la cosa più importante. Dico sempre ai miei ragazzi che dobbiamo avere la mentalità giusta, l'approccio giusto, la voglia di fare la partita e di andare lì a giocarci la partita, per cercare di ottenere il massimo. Se non dovessimo riuscirci non dobbiamo avere rimpianti, dobbiamo solo applaudire gli avversari perchè significa che sono stati più bravi di noi, questo lo dico sempre".

Questa intuizione su Vucinic, che di fatto fa il regista d'attacco, come è nata? E' un ruolo inedito in Italia, forse l'ha fatto qualche volta in Nazionale. Che tipo di disponibilità hai trovato?
"Come hai detto giustamente, in Nazionale lui gioca sempre prima punta, e poi c'è Jovetic che gira dietro Mirko. E' un giocatore sicuramente completo, che può fare sia la prima che la seconda punta. Per me - ripeto - non esistono nè prime nè seconde punte, c'è solo la punta centrale. Lui ha le caratteristiche e le qualità tecniche per fare questo tipo di situazione, ma lavorandoci ce l'ha anche Matri, ce l'ha Quagliarella, ce l'ha Del Piero, ce l'ha Toni. Quindi se decidiamo di giocare con una sola punta tutti quanti hanno le caratteristiche per farlo. Basta lavorarci sopra e migliorare alcune situazioni".

Antonio, tornando sul discorso di approccio, mentalità, tasti sui quali batti molto spesso, il fatto che in settimana i giocatori dicano "dobbiamo avere la stessa mentalità che abbiamo avuto contro il Milan, lo stesso approccio", non significa inconsciamente che sono loro stessi a porsi questo problema anche sulla scorta delle esperienze passate? Ed è sicuramente un dato positivo il fatto che abbiano individuato un po' il problema...
"Sì, anche se a me quello che preme è che non lo si dica, ma lo si faccia. Quella è la cosa più importante. Si possono pensare tante cose, però poi bisogna farle e da questo punto di vista - ripeto - sono molto tranquillo perchè ho trovato un gruppo di ragazzi che hanno voglia di fare delle cose importanti. Non penso che domani col Chievo l'approccio sarà sbagliato. Magari ci saranno delle altre cose che non andranno, però sbagliare l'approccio della partita a Chievo significa invece di andare avanti, andare indietro. Ma sono convinto che questo non accadrà".

Ormai gli addetti ai lavori parlano apertamente di una Juve in corsa per lo scudetto. Questo ti preoccupa - in senso positivo -, è una pressione in più? E' un qualcosa che voi vi aspettavate? E un qualcosa che è già stato metabolizzato? Era inevitabile a prescindere visto che questa è la Juventus?
"Sì, ma come hai detto quando si è alla Juventus è inevitabile che devi convivere con la pressione, con lo stress, con la vittoria. Non penso di dire un qualcosa di diverso. Per noi deve essere la normalità. Io ripeto e ribadisco un concetto, che siamo solamente alla quinta giornata e che il fatto che siamo partiti bene sicuramente deve far crescere l'autostima, la fiducia nei nostri mezzi; dobbiamo prendere sicuramente i lati positivi, sapendo che c'è tantissimo da lavorare da parte nostra. L'unica cosa che mi sento di dire sicuramente è che mi dispiace, mi dispiace, continuare a leggere in settimana notizie di mercato, questo sicuramente mi dispiace, perchè non penso che sia giusto nei confronti di un gruppo di calciatori che sta facendo delle cose importanti. Per me questo è un non argomento perchè siamo solo alla quinta giornata e continuare a leggere nomi, agenti che parlano e si propongono alla Juventus mi dà molto fastidio, anche perchè io con la società non abbiamo parlato assolutamente di mercato nè lo faremo in questi giorni, nè prossimamente. Il mercato è lontano anni luce".

Volevo sapere che fine ha fatto Quagliarella?
"Quagliarella, che fine ha fatto? (ride, ndr) Se state attenti e venite agli allenamenti Quagliarella c'è sempre. Quagliarella si sta allenando, Quagliarella sta recuperando da un grave infortunio che ha avuto al ginocchio, ci sono dei tempi da metabolizzare. Da parte mia non vedo l'ora di poter vedere col mio occhio...quindi di poter utilizzare Fabio, perchè per noi è un giocatore importante e ci può far fare un ulteriore salto di qualità. Si sta allenando, sta sicuramente molto meglio rispetto alla tournée che abbiamo fatto all'inizio della preparazione. C'è sicuramente un processo di metabolizzazione dell'infortunio sotto tutti i punti di vista, adesso da un punto di vista fisico c'è stato; deve completare, secondo me, il discorso a livello psicologico. Nel momento in cui vedo Quagliarella a tutti gli effetti che sta meglio rispetto agli altri, aspettatevi che lo schieri titolare".