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Lazio, Hernanes ci crede: "Possiamo arrivare in Champions"

Lazio, Hernanes ci crede: "Possiamo arrivare in Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 10 marzo 2011, 21:272011
di Riccardo Mancini
fonte lalaziosiamonoi.it

"Una Lazio perfetta per una domenica meravigliosa", ecco a voi ancora una volta il Profeta Hernanes. Mancano solo tre giorni al tanto atteso derby e il talento di Recife alza il tiro, come quando promise un gol nella stracittadina. Mai profezia fu più azzeccata per diventare l'idolo di una città che vive questa gara con una passione che non ha uguali. Quel gol poi arrivò poi in Coppa Italia, ma non bastò per conquistare una vittoria che contro la Roma manca da cinque partite consecutive: "Abbiamo giocato bene, ma abbiamo perso. Stavolta non dobbiamo commettere gli stessi errori per non perdere punti importanti", ammette a Lazio Style Radio con il suo sorriso contagioso e quell'italiano ancora così brasiliano che fa sorridere. Attenzione, concentrazione ed un gruppo compatto, questi gli ingredienti della ricetta 'magica' del Profeta per rendere meravigliosa una domenica di passione e brividi, per vincere un derby che sa di riscatto e di Europa che conta. Da quando in una calda giornata d'agosto arrivò nell'Urbe Eterna, Hernanes iniziò a scrivere una storia nuova, quella della sua vita per la prima volta lontana dalla terra verdeoro e quella della sua Lazio, di una squadra che ha saputo risorgere dalla sue ceneri e tornare ad ambire a traguardi importanti: "Possiamo arrivare in Champions League e se nella prossima stagione riusciremo a mantenere questo gruppo e a crescere potremmo fare ancora meglio di quest'anno perché questa squadra sta facendo benissimo, non solo grazie a chi scende in campo ma anche a chi resta in panchina e al mister".

Quel suo elegante fraseggio, la sua visione di gioco e quei suoi dribbling che farebbero impazzire qualsiasi avversario, uniti all'umiltà di un ragazzo che sa di poter dare sempre di più, hanno saputo conquistare in pochi mesi chiunque; trequartista, esterno d'attacco o regista: volti camaleontici di un campione che ha appena iniziato a stupire e che ha dimostrato di sapersi adattare a qualsiasi ruolo potesse essere più determinante per la sua squadra, nonostante la sua inclinazione naturale fosse quella di giocare da centrocampista come nel San Paolo: "In Brasile ho cominciato a giocare come mezzapunta, poi per scelte tecniche il mister mi spostò più indietro addirittura come terzino. Solo più tardi mi sono riconquistato il ruolo che ho sempre voluto, il trequartista".

Gli è bastato poco per innamorarsi dell'Italia, del clima mite, della pizza e del gelato. Da questa estate però ha lavorato duramente per ambientarsi nel calcio italiano così lontano da quello carioca, per ritrovare la forma fisica dopo un anno no-stop con la voglia di lasciare un segno indelebile nella storia della Lazio: "Non ho trovato grandi problemi con il calcio italiano ma devo dire che è difficile affrontare i difensori, perché sono molto bravi ed è difficile liberarsene. L'unica nota negativa è che c'è troppa instabilità nei giudizi: se vinci sei osannato, se perdi criticato. Purtroppo però era così anche in Brasile"

Sette gol in maglia biancoceleste, di cui ben sei in casa perché "L'Olimpico lo conosco bene e ci sono i tifosi che rendono speciale ogni partita", e la definitiva consacrazione in quel Lazio-Bari quando una sua perla regalò la vittoria agli uomini di mister Reja, mantenendo saldo quel quarto posto che fa sognare sempre più l'Europa che conta. Eppure per il Profeta il gol più bello realizzato da quando indossa la maglia numero 8 è stato un altro: "Sicuramente quello contro il Chievo, su calcio di punizione". Una punizione perfetta e pennellata, la sua specialità. Quell'intuito e quella precisione nei tiri dal limite dell'area di rigore che ha perfezionato con gli anni, allenandosi a batterli bendato, imparando le tecniche e i movimenti del calcio grazie al suo personal trainer.
Estro brasiliano e dribbling a ritmo di samba, semplicemente Hernanes, il Profeta che fa girare tutta la Lazio. Il Profeta che come un condottiero romano vuole conquistare Roma ed il derby. In una domenica meravigliosa, è la sua profezia come non crederci...