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Lucchese, l'allarme di Biagioni: "Difficile adesso salvare la Libertas"

Lucchese, l'allarme di Biagioni: "Difficile adesso salvare la Libertas"
mercoledì 27 aprile 2011, 15:252011
di Stefano Sica

"Un'iscrizione della Lucchese al campionato della prossima stagione? Lo escludo. Se avremo interlocutori validi potremo anche impegnarci in qualche modo, ma senza sviluppi concreti si chiude punto e basta". Il grido d'allarme, lanciato in un'intervista esclusiva rilasciata a Gazzetta Lucchese, è del presidente rossonero Fabrizio Biagioni. Al momento non ci sono novità su un rapido passaggio societario e la situazione rischia di precipitare. "La cordata Carruezzo-Contino? Da noi non è venuto nessuno - spiega Biagioni -. E, se mi consente, visto che siamo noi a vendere, ci farebbe piacere anche conoscere chi vuol comprare. Abbiamo letto che Carruezzo, persona degnissima e amata dai tifosi, incontrerà Giuliani di Cipriano Costruzioni. Bene, ma siamo noi a voler vendere l'80 per cento delle quote, non lui. Comunque sia ben venga Carruezzo, non abbiamo preclusioni verso chicchessia. Basta che ci venga fatta un'offerta concreta, qualunque essa sia, ma che sia un'offerta con dei numeri nero su bianco.

Di sicuro, al momento, c'è solo la volontà, definitiva, della Valore di andarsene dalla Lucchese. Entro il 15 maggio pagheremo parte degli stipendi arretrati, di più non possiamo fare. Le penalizzazioni? Pazienza, noi non possiamo permetterci di rimetterci altri soldi oltre a quelli già spesi. Cerchi di capirmi: che senso ha buttare via altri soldi se, all'orizzonte, non ci sarà alcunché di nuovo e positivo? Siamo disposti a rimetterci anche un bel po' di soldi, ma dobbiamo trovare qualcuno disposto a farci un'offerta concreta, cosa che, al momento, non c'è mai stata. Noi siamo consapevoli che, attualmente, è praticamente impossibile riuscire a trovare qualcuno disposto ad acquistare l'80 per cento delle quote, ossia tutto il capitale da noi detenuto, però crediamo che ci sia già chi è disposto a prendersi una parte. Ad oggi noi non saremmo in grado di far fronte agli oneri derivanti dalla gestione societaria con la conseguenza che, se entro la fine di giugno le cose non cambieranno, saremo costretti a mettere la Lucchese Libertas in liquidazione. Attenti, però, non farla fallire che è un'altra cosa. Sarà redatto un piano di riconoscimento e pagamento dei creditori che riceveranno quel che devono avere nell'arco di tempo necessario a racimolare i soldi, sei mesi, forse un anno. La Lucchese a quel punto non esisterebbe più calcisticamente parlando".