Martina: "Buffon? Nulla di grave"
Da portiere è stato uno degli estremi difensori più importanti della Serie A a cavallo fra gli anni settanta e ottanta, ora invece svolge la professione di procuratore, assistendo fra gli altri giocatori del calibro di Gianluigi Buffon e per l'Italia Edin Dzeko. TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Silvano Martina per giocare in anticipo la sfida di domani sera fra Juventus e Genoa, dato che il manager di Buffon è stato per cinque anni il portiere dei Grifoni.
Juventus-Genoa è la sua partita, che ricordi ha di questa sfida?
"Ho grandi ricordi, perchè per tre anni consecutivi riuscimmo a battare a Marassi i bianconeri. Le garantisco che all'epoca non era affatto facile vincere contro i bianconeri, anzi era un'impresa".
Un aneddoto al quale è particolarmente legato?
"La prima vittoria contro la Juve. Il nostro mister era Gigi Simoni che negli spogliatoi commosso ci ringraziò, visto che in quarant'anni di carriera non era mai riuscito a sconfiggere la Vecchia Signora".
Oggi c'è ancora la stessa differenza fra Juve e Genoa?
"Direi di no. Oggi il calcio è molto più livellato e il gap fra grandi e medie squadre si è accorciato".
Venendo alla sfida di domani, chi vede favorito?
"Il Genoa poteva essere primo in classifica se non avesse avuto qualche battuta a vuoto nelle ultime giornate, ma Juve di quest'anno è una squadra vera. Pensi che gli ultimi due anni se non avessi guardato le maglie non avrei riconosciuto chi era la Juventus e quale fossero invece gli avversari...".
Per domani è in dubbio Buffon...
"Non dovrebbe essere nulla di grave. Nelle prossime ore sentirò Gigi...".
Se giocasse ci sarebbe una sfida nella sfida Buffon-Frey...
"Con tutto il rispetto di Frey che è un ottimo portiere, la differenza è sostanziale visto che Gigi è un fuoriclasse. Tra Buffon e Frey c'è la stessa differenza che all'epoca c'era fra Zoff e il sottoscritto...".
Questa Juve è già da Scudetto o dovrà accontentarsi di un piazzamento Champions?
"La Juve è in ricostruzione, ergo un posto Champions sarebbe più che soddisfacente. Quest'anno però il campionato si è livellato e i bianconeri sono in grado di lottare sino alla fine per il tricolore, inoltre lo Juventus Stadium darà alla squadra di Conte 7-8 punti in più".
Per l'Italia lei segue Edin Dzeko che due anni fa sembrava vicinissimo alla Juve: come mai la trattativa sfumò?
"Ormai sono passati due anni e Dzeko è felice al City. Ci sono stati diversi contatti all'epoca, ma la Juve in quel momento aveva in ballo altre situazione e non ritenne giusto fare un investimento così importante ed oneroso per il cartellino del giocatore".