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Mazzola a TMW: "Dal derby la svolta dell'Inter o la conferma del Milan"

Mazzola a TMW: "Dal derby la svolta dell'Inter o la conferma del Milan" TUTTO mercato WEB
sabato 2 aprile 2011, 12:002011
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Sandro Mazzola, attaccante cresciuto nelle giovanili e poi sempre rimasto nell'Inter ininterrottamente dal 1960 al '77 collezionando quattrocentodiciassette presenze e realizzando 116 gol. Il risultato del derby influirà sul campionato. Leonardo, anche se è un ex, non è avvantaggiato nel preparare la partita. Eto'o e Sneijder possono fare la differenza. La stracittadina è una partita imprevedibile, bisogna essere sicuri di sé e rispettare l'avversario.

Questo derby arriva in una fase molto delicata del campionato ed ha come posta in gioco la leadership della classifica. Ha quindi una grande importanza?

"Sì, è molto importante perché può essere una svolta o una conferma. Una conferma per il Milan se vincerà o una svolta per l'Inter se battesse il Milan e si portasse in testa alla classifica con un punto di vantaggio sui rossoneri".

Allegri e Leonardo sono due allenatori emergenti, ma il secondo essendo un ex è forse più facilitato a preparare la partita?

"No non credo, nel calcio di oggi dopo due giorni che sei in una squadra sai già tutto della tua e dei tuoi avversari, quindi da questo punto di vista non credo ci sia un allenatore più avvantaggiato dell'altro".

L'Inter batte il Milan se ....
"Se Eto'o e Sneijder funzionano"

A proposito di Eto'o è sembrato un po' nervoso, dopo la partita con la nazionale ha risposto in malo modo a un giornalista. Secondo lei sentiva già la pressione del derby?
"Non penso, a questo livello io non credo che sia questo il problema, sarà stato il tipo di approccio perché di solito Eto'o è molto tranquillo durante le interviste e in tutto. Credo che sia un particolare che va al di là del derby".

L'Inter deve temere il Milan?
"Sicuramente. Il derby è una partita che sfugge a qualunque considerazione, è imprevedibile. E' logico che devi essere sicuro di te, ma allo stesso tempo rispettare molto l'avversario".

Il suo derby più bello
"Il primo e quello del 1970-71 quando rimontammo i sette punti al Milan. In entrambi segnai, nel primo segnai dopo tredici secondi e finì uno a uno, nel secondo vincemmo due a zero con gol di Corso e poi il mio e di lì partì la rimonta".