Mourinho contro tutti! E l'Inghilterra sogna...
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TUTTO mercato WEBUn chiasso assordante, continuo, ininterrotto. Il rumore dei nemici per lui, per José Mourinho, non finisce mai. Anche in Spagna, lo Special One, ci ha messo poco a sentirlo, a vedersi nuovamente assediato e circondato da chi bara e gioca sporco, anche sulla panchina del club più ricco e potente del mondo. 
«C'è chi vuole che la Liga finisca presto, e io gli darò una mano». Se il gioco si fa duro lui di certo non si tira indietro e arriva a minacciare addirittura un coup de theatre clamoroso come schierare una squadra zeppa di primavera e senza big nel derby con l'Atletico di settimana prossima, per protesta contro chi fa i calendari su misura del Barça e per penalizzare il suo Madrid. 
Mou non fa nomi ma evoca un conflitto d'interessi evidente a suo modo di vedere, perché il proprietario dell'agenzia che gestisce i diritti tv della Liga, tale Jaume Roures, è grande tifoso dichiarato del Barcellona nonché socio in affari del fratello di Guardiola. Come dire, peggio di Adriano Galliani che aveva la facoltà di chiedere e ottenere dalla Lega lo spostamento delle partite del Milan. 
Stavolta la goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo è stata la distribuzione di anticipi e posticipi in relazione alla Champions: il Barcellona, che ha giocato martedì scorso contro l'Arsenal, scenderà in campo domani al Ramòn Sànchez Pizjuàn di Siviglia, dopo quattro giorni abbondanti di riposo; il Real invece mercoledì affronterà il ritorno di Champions col Lione e sabato avrà il derby. Troppo pochi due giorni per recuperare, troppe volte lo Special One tra arbitraggi e calendari ha sentito puzza di bruciato. «Ancora un punto perso e addio possibilità di vincere», ha ammesso lui stesso. Perdere va bene, ma così non ci sta. Tanto che dall'Inghilterra, è subito ripartito il solito refrain: José vuole tornare a casa. Ma chissà che la sua casa, dovesse davvero lasciare Madrid a giugno, non sia di nuovo l'Italia.









