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Napoli, è giunta l'ora: tutte le difficoltà per il rinnovo più importante!

Napoli, è giunta l'ora: tutte le difficoltà per il rinnovo più importante!TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Iorio/Image Sport
mercoledì 20 aprile 2011, 13:002011
di Raimondo De Magistris

Era fin troppo semplice pensare che a breve si cominciasse a parlare del rinnovo. Troppo entusiasmante la stagione alle pendici del Vesuvio, troppi i gol messi a segno in questo campionato per non richiedere un adeguamento contrattuale. Venticinque reti in campionato, sette in Europa League e la stagione ancora non è finita.
L'entourage di Cavani batte cassa, il Napoli è pronto ad ascoltare le richieste e assecondare - nei limiti della precisa politica ingaggi del club partenopeo - la volontà del calciatore. Cavani è al momento il giocatore che guadagna di più, circa 1.8 milioni di euro premi inclusi. Ci sono però alle spalle tanti club importanti pronti a garantire al centravanti uruguaiano un importantissimo stipendio: il City dello sceicco Mansour, ma anche il Real di Mourinho - grande estimatore del Matador - e il Liverpool, alle prese con un importantissimo rinnovamento dell'attacco.
La scorsa settimana c'è già stato un incontro.

A Roma, negli studi della Filmauro, con De Laurentiis era presente l'entourage del calciatore. Un incontro esplorativo, in cui è stato raggiunto un unico punto d'accordo: l'attuale contratto fino al 2015 verrà allungato di un ulteriore anno.
C'è però il delicatissimo nodo dell'ingaggio ancora tutto da sciogliere. Gli agenti di Cavani ragionano su cifre doppie rispetto a quelle attuali. Cifre che hanno fatto un po' storcere il naso a De Laurentiis, sempre attentissimo nel seguire una politica ingaggi portata avanti in questi anni senza alcuna eccezione. E' chiaro che con l'ingresso in Champions League l'asticella degli ingaggi verrà alzata, ma la prima richiesta per l'ingaggio del calciatore che, con tutta probabilità anche il prossimo anno avrà il contratto più oneroso dell'intero parco calciatori partenopeo, al momento per i dirigenti azzurri sembra davvero eccessiva.