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Napoli, una realtà che contrasta con le aspirazioni dei tifosi

Napoli, una realtà che contrasta con le aspirazioni dei tifosi TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Iorio/Image Sport
domenica 30 ottobre 2011, 11:532011
di Vincenzo Vitiello

I desideri e i sogni, a volte, fanno perdere la percezione della realtà qualunque essa sia. Il Napoli ha avuto un'evoluzione strabiliante e dal nulla si è proiettato al vertice del calcio nazionale e nell'Europa che conta dove non ha voluto e non vuole partecipare secondo i principi di Pierre de Coubertin.
Affermava il pedagogista e storico francese: "L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene". Il Napoli in Europa, fino ad ora, vince e convince ma in campionato, gioco forza, per i massicci turnover effettuati da Mazzarri, vince poco e spesso convince meno.
Essendo, ancora, un laboratorio operante, il club partenopeo non possiede un organico in grado di poter competere, ai massimi livelli, nel campionato italiano ed in Champions League allora bisogna fare delle scelte almeno per il momento.

Walter Mazzarri, autonomamente o su parere del presidente De Laurentiis, sembra che abbia privilegiato la competizione continentale proponendo, a volte, in campionato una formazione con molti cambi per far riposare i titolarissimi che sono impegnati, continuamente, in varie competizioni. Aspettando che alcuni dei giovani prospettici del Napoli crescano e/o che altri validi calciatori vengano acquistati, il presente ci porge una realtà che contrasta con le legittime aspirazioni della tifoseria napoletana e di qualche opinionista.
Resta da verificare se la scelta effettuata dai dirigenti partenopei e dall'allenatore sia stata oculata. La squadra azzurra, senza le inopinate battute di arresto contro formazioni inferiori sul piano tecnico, attualmente poteva occupare un posto migliore in classifica se non il primato assoluto. Dopo aver battuto con merito, Milan Inter e Udinese, gli uomini di Mazzarri hanno accusato battute di arresto di fronte a Chievo, Fiorentina, Parma, Cagliari e Catania.

Puntare sulla Champions potrebbe essere stata una scelta societaria giusta in quanto i calciatori iniziano a formarsi un'esperienza internazionale che rappresenta un bagaglio essenziale per poter assurgere a grandi livelli in Italia ed in Europa, ma trascurare il campionato potrebbe costituire un passo indietro negli obiettivi programmatici del club.
Non sarà facile, infatti, riottenere il passaporto valido per l'accesso alla Champions della prossima stagione per le restrizioni regolamentari applicate alle società italiane.

A Catania, Mazzarri, ha presentato ancora una volta una formazione all'insegna di un massiccio turnover ma ciò che lascia perplessi è l'esperimento attuato con l'inserimento di Mario Santana nel ruolo di centrocampista centrale. Il calciatore argentino, possedendo una buona tecnica individuale, è stato utilizzato nella sua carriera prevalentemente come esterno d'attacco. Mario Alberto, infatti, è dotato di un discreto dribbling e di un cross preciso. Inserire Santana a centrocampo, in una trasferta delicata, ha prodotto i frutti che molti si aspettavano soprattutto per mancanza di esperienza del giocatore in un ruolo molto diverso da quello occupato fino ad ora.

"E' stata una delle migliori gare in trasferta giocate da noi. Purtroppo l'espulsione ci ha condizionato, ma Santana sin lì per me era stato tra i migliori. Può giocare in quella posizione centrale, l'ho già testato in allenamento e se ce ne sarà bisogno ricoprirà ancora quel ruolo". Ha affermato Mazzarri nella conferenza stampa del post partita. L'espulsione? L'espulsione indipendentemente dalla prestazione offerta da Santana, è l'aspetto fondamentale che riconduce a quanto affermato in termini di esperienza. Era necessario, schierare il calciatore in quel ruolo? Non vi erano altre valide alternative? Si poteva rinviare tale sperimentazione in occasioni diverse da quella che vedeva gli azzurri affrontare una squadra su un campo di gioco dove l'Inter e la Juventus sono state messe in notevoli difficoltà? In sede di campagna acquisti sono state tenute in considerazione queste problematiche? Domande a cui, mancando la controprova, è difficile ottenere una risposta esaustiva.
"In base alle prestazioni credo che abbiamo raccolto meno di quanto espresso sinora in campionato -conclude Mazzarri- Ma proseguiamo sulla nostra strada. Adesso ci aspetta la trasferta di Monaco. Andiamo a giocare con una delle squadre più forti d'Europa, noi daremo il massimo cercando ancora di fare qualcosa di speciale in Europa".

Il popolo napoletano non aspetta altro: fare qualcosa di importante in Europa con la speranza di poter competere anche in Italia. La sapiente opera di un Walter Mazzarri che, probabilmente, sta acquisendo esperienza con gli obiettivi di una squadra diversa dalle altre allenate in passato, è la speranza di una tifoseria che intravede una grande squadra a cui manca, soltanto, una diversa ed oculata visione delle reali problematiche che si affrontano quando si vuole competere ad alti livelli.