Nesti su acquisto Toro: scopriamo chi è Vittorio Volpi
Chi legge questo "blog" sa che ho avuto sempre rapporti corretti nei riguardi del presidente del Torino Urbano Cairo, e ci tengo ad averli ancora. Fino al dicembre 2009, sono stato dalla sua parte, mentre dopo ho assunto una posizione, con il passare del tempo, sempre più critica. Fra noi, in ogni caso, non è mai venuta meno la lealtà, come quando, una decina di giorni fa, mi ha telefonato per spiegarmi la vicenda-Proto: "Io non ho detto che non voglio incontrare la cordata di Proto. Ho detto che non voglio incontrare intermediari, e Proto lo è, ma solo effettivi compratori". Ho preso atto del chiarimento, e, proprio sulla base di questa affermazione, riporto, di seguito, la lettera inviata dal dottor Vittorio Volpi, uno degli imprenditori interessati, agli avvocati di Cairo (ore 7,36 dell'1 aprile). Alla richiesta di un incontro, il presidente ha risposto: "No". La mia domanda è semplice: visto che si trattava non di un "intermediario", ma di un possibile "compratore", perché ha risposto negativamente? Cairo non ha detto, e ridetto, che intende cedere la società? E allora perché, se qualcuno bussa alla sua porta, con i soldi in mano, sbarra l'uscio? Le ipotesi sono diverse. 1) Non vuole più a avere a che fare con nessun personaggio legato a Proto, perché ritiene che gli acquirenti, se fossero stati "seri", si sarebbero rivolti a un avvocato. 2) Ha già venduto ad altri la società, ma in un "universo mediatico" come il nostro, che concede spazio anche agli "spifferi", possibile che nessuno sappia nulla? 3) Non vuole più vendere il Torino, e allora mi domando che senso ha avere dichiarato il contrario, con il risultato di ingannare i tifosi granata. Ecco il testo della lettera, con la speranza che presto si faccia chiarezza.
Le scrivo per nome e per conto delle 6 persone interessate all'acquisto del Torino FC, essendo uno dei 6 e quello meno esposto mediaticamente. Sono a chiederLe un incontro privato fra la proprietà della società rappresentata dal Dottor Urbano Cairo e 4 delle 6 persone interessate all'acquisto. Gli altri due daranno procura notarile per trattare. L'incontro dovrà avvenire entro e non oltre la metà di aprile 2011 nel luogo e all'orario a Voi più consono e comunque da stabilire in base agli impegni di tutti. Da parte nostra all'incontro saranno presenti 4 dei 6 potenziali acquirenti e il Dottor Alessandro Proto che è stato, è e sarà il nostro interlocutore presso di Voi che Vi piaccia o meno, e che ha procura generale per trattare per conto nostro. Da parte Vostra dovrà essere presente la proprietà del Torino FC rappresentata dal Dottor Urbaino Cairo e massimo due suoi uomini di fiducia. Nessun giornalista della carta stampata, radio o televisione o qualunque altro organo di comunicazione sarà ammesso all'incontro e dovrà sapere dove e quando si svolgerà lo stesso. Prima di iniziare qualsiasi tipo di trattativa, da parte nostra verranno date tutte le garanzie necessarie per dimostrare la concretezza economica per portare a termine l'operazione e da parte del Dottor Urbano Cairo dovrà essere firmata una lettera nella quale si impegna a vendere la totalità del Torino FC entro Giugno 2011 come dallo stesso dichiarato, sia che vada in Seria A sia che rimanga in serie B. Una volta scambiati questi documenti verranno richiesti i libri contabili della Società per valutarne il reale valore, fatto salvo che il Dottor Cairo potrà chiedere la cifra che più riterrà opportuna ma che deve esserci comunicata entro e non oltre il 30 Aprile 2011. Siamo già in ritardo per la stagione 2011 / 2012 e abbiamo già perso abbastanza tempo. Visto quanto sopra e visti i precedenti La pregherei di volerci comunicare le vostre intenzioni entro e non oltre questa sera alle ore 19.30, in caso contrario dichiariamo cessato qualsiasi interesse.
Distinti saluti
Volpi Dr. Vittorio
Come aveva accennato il quotidiano "La Stampa", qualche giorno fa, la risposta di Cairo conteneva la richiesta di "curriculum vitae" e "bilanci delle società", prima ancora dell'incontro. Volpi si è sentito offeso da questa richiesta, e cioè trattato come un "illustre sconosciuto", per cui ha deciso di ritirarsi.
Attenzione! Non esistono conferme ufficiali di nessun genere, a causa della riservatezza dei diretti interessati, ma, al 99%, ecco l'identikit di Vittorio Volpi, tratto da Internet.
E' nato a Milano il 18 aprile 1939 dal cuggionese Angelo Volpi e da Rosa Cainarca. Quando è ancora infante, la famiglia si trasferisce a Cuggiono. Nel 1942 il papà muore in combattimento sul fronte russo. Vittorio trascorre a Cuggiono la sua infanzia e la sua adoloscenza, e, lo sappiamo, ricorda ancora tanti aneddoti, fatti ed episodi di quel periodo un po' spensierato della sua intensa vita. Frequenta qui le scuole elementari e le professionali: maestre ed insegnanti incitano mamma Rosa a farlo studiare perchè riconoscono in Vittorio doti non comuni; ma quelli del dopoguerra sono anni difficili e solo la sorella maggiore Franca lavora. Così a 14 anni interrompe gli studi diurni e, assunto come aiuto-commesso in una piccola banca milanese grazie alla sua condizione di orfano di guerra, frequenta i corsi serali dell'Istituto Tecnico De Amicis di Milano. Si diploma Ragioniere in cinque anni, in ognuno dei quali ottiene la medaglia d'oro e la borsa di studio, e, migliore all'esame di stato, si iscrive al corso serale della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Cattolica di Milano, dove si laurea a pieni voti. Dal 1963 inizia una carriera sfolgorante, ricca di successi in Italia e in tutto il mondo nel campo economico, finanziario ed editoriale; diventa uno dei massimi esponenti in questi settori soprattutto in Giappone, dove ha vissuto per alcuni anni e dove svolge tuttora parte delle sue attività. Ha insegnato ed insegna a Tokio ed altrove finanza internazionale e sistemi finanziari, economia giapponese ed altro ancora a studenti di tutto il mondo. Ha collaborato come corrispondente dal Giappone per il Corriere della Sera redigendo articoli di economia, finanza e cultura ed ha pubblicato saggi e testi in varie lingue per riviste specializzate e quotidiani nazionali ed esteri. Numerosi sono stati i gradini di questa sua spettacolare ascesa ai più prestigiosi vertici mondiali; oggi Vittorio, oltre alle innumerevoli attività di insegnamento e consulenza, è Presidente della Business Unit Italy, UBS SA di Lugano e Presidente del CdA dell'UBS Italia, Milano. Ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, fra cui: le onorificenze italiane di Cavaliere, Commendatore e GrandUfficiale; il premio giornalistico della Fondazione di amicizia Italia-Giappone.