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Nocerina, l'ex ds Giordano: "La squadra uscirà dalla crisi"

Nocerina, l'ex ds Giordano: "La squadra uscirà dalla crisi"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
mercoledì 19 ottobre 2011, 10:322011
di Luca Esposito
fonte Gerardo Boffardi per TuttoNocerina.com

Non ama le etichette, Vito Giordano, che preferisce considerarsi un addetto ai lavori piuttosto che direttore sportivo o uomo di mercato. Figura fondamentale del calcio campano e non solo ha sempre fatto il bene delle squadra in cui ha lavorato, lasciando un segno oltre che per la competenza squisitamente calcistica anche per le doti morali e umane che ne hanno sempre contraddistinto la carriera professionistica. Artefice del miracolo Juve Stabia nella stagione 2006/07, ha saputo far grandi anche realtà che in quel momento attraversavano un periodo difficile dal punto di vista economico. Ci provò anche a Nocera quando fu chiamato dal patron Gambardella per ripartire dopo la beffa con il Catanzaro ed è proprio degli anni in rossonero che Giordano custodisce un prezioso ricordo: "Si sono stati degli anni importanti per me, ho solo il rimpianto di non aver potuto garantire un progetto continuo alla squadra a causa della difficile situazione societaria". In rossonero ha portato giocatori che dal "San Francesco" hanno spiccato il volo verso campionati importanti come l'esterno Garofalo e il bomber Magliocco. I colleghi di Tuttonocerina.com lo hanno intervistato per parlare del momento attraversato dalla compagine rossonera e per tracciare un bilancio della situazione della Nocerina. Questa l'intervista integrale rilasciata ai nostri microfoni:

Buonsera Giordano, partiamo dal suo passato con la Nocerina. Quali sono i suoi ricordi in rossonero?

"Arrivai a Nocera l'anno successivo la sconfitta con il Catanzaro, in un ambiente demotivato e disilluso con il patron Gambardella che non poteva fare grandi spese per la squadra. A portarmi fu l'Avvocato D'Angelo, al quale mi lega una forte amicizia, e trovai in panchina Ussia che fece molto bene quell'anno. Purtroppo, come mi capita spesso, attorno a noi il clima non era dei migliori e i tifosi erano amareggiati e delusi dalle ultime stagioni finite male. Ricordo che alla prima uscita stagionale fummo bersaglio di critiche da parte di un frangia della tifoseria rossonera".

Stagioni condizionate dalla situazione societaria...

"Si, furono degli anni in chiaroscuro però sempre condotti positivamente. Il mio rimpianto più grande è quello di non aver potuto contare su un progetto a lungo termine. Giocatori importanti come il terzino sinistro Garofalo, l'attaccante Magliocco, ma anche molti altri su cui puntavo fortemente e da me portati a Nocera erano legati da contratti annuali e fu impossibile impedire la loro partenza. Situazione completamente differente da quella costruita da Giovanni Citarella, che sta portando avanti un progetto importante e sta costruendo una Nocerina sempre più forte. Rimanere in Serie B sarebbe come una vittoria per la società".

Lei quindi segue ancora le sorti della Nocerina?

"Si seguo i rossoneri, non solo la Prima squadra ma anche la Primavera di Rogazzo che sta facendo un gran bene. Devo fare i complimenti al tecnico e a tutti coloro che lavorano attorno alla squadra come Ussia, che mi sembra dia una mano al settore giovanile rossonero. I giovani devono essere una risorsa importante per le società a tutti i livelli, rappresentano il futuro di qualsiasi società".

La Primavera va alla grande mentre i Senior stentano un po'...

"Per quanto riguarda la prima squadra devo dire che ha avuto una partenza negativa dal punto di vista dei risultati, non delle prestazioni. Ha fatto spesso gare importanti, raccogliendo meno di quello che meritava. I tanti infortuni hanno pregiudicato il cammino e se aggiungiamo anche un pizzico di sfortuna di troppo ecco che otteniamo l'attuale situazione della Nocerina".

Qualche critica è stata mossa anche al tecnico Gaetano Auteri...

"Auteri per me è un valore aggiunto, pratica un calcio offensivo e spregiudicato, ma anche molto dispendioso. Ed è per questo che ha bisogno di interpreti in gradi di dare valore alle sue idee, sta risentendo anche la mancanza di alcuni giocatori fondamentali come Negro. L'assenza dell'attaccante si sente perché è un elemento indispensabile su cui ha puntato forte la società, basti pensare alla trattativa importante fatta in estate con il Catania".

Da addetto ai lavori come giudica il mercato della Nocerina?

"Io credo che la società abbia voluto puntare su un'ossatura già esistente, come hanno fatto Novara e Varese, inserendo solo pochi elementi. Gli infortuni però hanno messo in risalto le difficoltà di alcuni reparti e qualche giocatore sta risentendo del salto di categoria. Inoltre c'è anche un certo Plasmati che sta iniziando ad inserirsi negli schemi del tecnico e sarà sicuramente un valore aggiunto per la squadra. Conosco bene però alcuni ragazzi come Castaldo, De Liguori e Catania e so benissimo che daranno tutto per uscire da questa situazione".

Qualche acquisto però potrebbe essere fatto attingendo dal mercato degli svincolati...

"Io penso che il ds Pastore faccia bene a non puntare sugli svincolati, alla Nocerina servono giocatori già pronti ed in grado di dare una mano da subito alla squadra. A comprare tanto per farlo sono bravi tutti, ora c'è bisogno di elementi in forma, anche se non giocano nelle rispettive squadre ma che hanno una preparazione adeguata a rendersi disponibili subito. Il mercato riapre a Gennaio ed io credo che se questa squadra recupera alcuni elementi infortunati può fare bene fino alla sosta di Dicembre".

I tifosi sono da sempre il valore aggiunto della Nocerina, ma qualcuno sta iniziando a perdere la pazienza come sottolineano i fischi piovuti dopo le ultime apparizioni...

"Conosco la piazza rossonera e so quanto è calda questa tifoseria, però credo che la maggior parte dei tifosi ha capito il momento che sta attraversando la squadra e sa che bisogna stare vicino ai propri beniamini ed incoraggiarli in questo momento delicato. Si stanno comportando da tifosi di Serie A e penso che alla fine verranno ripagati dai risultati".

La prossima sfida con il Verona rappresenta un crocevia importante per il campionato dei rossoneri...

"Il Verona è un'ottima squadra, ha tante individualità ma credo che la Nocerina possa fare bene. La squadra di Auteri ha dimostrato che in trasferta si esprime molto meglio che in casa, anche a Gubbio ha fatto una grossa partita nonostante la sconfitta, creando occasioni a raffica. Venerdì può essere la partita della svolta, una vittoria risolleverebbe morale e classifica, anche se oggi la Nocerina deve pensare a fare punti. Il campionato di Serie B è lungo e difficile, l'obiettivo dei rossoneri è la salvezza ed è alla portata della squadra ed io sono fiducioso che possa essere conquistato da questa squadra".