Nocerina, l'ex Oliviero Garlini: "La Sampdoria è la favorita"
All'Atalanta Oliviero Garlini è considerato un'istituzione, nella Lazio si espresse molto bene a suon di gol, ma pochi si ricordano colui che in passato fu un attaccante agli albori della propria carriera, nella Nocerina. L'allenatore era il compianto Bruno Giorgi, e i molossi ottennero una promozione in B e poi una retrocessione. In esclusiva ai microfoni di Tuttonocerina.com Garlini, che in questo periodo fa l'opinionista, è felice di fare le carte al campionato di Serie B che tra poche settimane avrà inizio e di tracciare un possibile piazzamento rossonero.
"Trent'anni fa feci parte della Nocerina e conservo ancora ricordi bellissimi - rammenta Garlini - perché ebbi la possibilità di giocare in un campionato che era il secondo livello del calcio italiano. La Serie B era il trampolino di lancio per tutti i giovani che desiderassero arrivare più in alto possibile. Ho avuto questa fortuna grazie alla Nocerina".
Il suo rapporto con l'ambiente di Nocera come è stato?
"Sicuramente non è stato dei migliori, però un ambiente come Nocera ti fa crescere: allora ero giovane, avevo solo diciannove anni, e avevo fatto solo un'esperienza fuori dalla Lombardia, a Empoli. Trovai comunque un allenatore che ricordo con tanto affetto, anche se non c'è più, ed era Bruno Giorgi, il quale aveva saputo tenere lo spogliatoio unito; avevo dei compagni di squadra che erano come dei fratelli maggiori, e un presidente come Orsini che era come un papà per noi. Ho avuto la fortuna di giocare in una squadra competitiva in C1, perché non sembrava che dovessimo vincere il campionato. Nessuno credeva che la Nocerina potesse arrivare a giocarsi la finale col Catania a Catanzaro, e lì siamo stati bravi con l'aiuto di tutti i tifosi. Anche nei momenti di difficoltà sono stati importanti e ci sono stati vicini, magari in altre situazioni sono stati un po' troppo focosi, ma siamo riusciti a raggiungere un obiettivo e da parte loro c'è stata grande felicità".
In questa Serie B chi vede favorito e quale potrebbe essere il ruolo della Nocerina?
"Penso che la Sampdoria sarà la candidata numero uno, e dopo viene il Padova che ha la squadra per lottare in alto. Ci possono anche essere la Reggina e il Torino. Comunque è un campionato stranissimo in cui i giovani che sanno mostrare gli attributi si impongono, ed è importante che ci siano dei giocatori esperti che sappiano crescerli. Sul ruolo della Nocerina, mister Auteri credo che abbia preparato molto bene la squadra, con l'aiuto di una società solida: spero che la Nocerina di oggi riesca a fare ciò che noi non siamo riusciti a compiere, la permanenza in Serie B".
La scommessa della Nocerina ha un nome e un cognome: Gianvito Plasmati. Questi non gioca una partita ufficiale da oltre un anno ed è in cerca di rilancio.
"Lo conosco perché ha giocato per l'Atalanta e l'ho visto giocare. È un calciatore fisico, e ha bisogno che i compagni lancino più palloni possibili in area per lui. Molto dipenderà da come starà fisicamente: un giudizio vero e proprio non posso darlo perché non so come sta, ma può ancora dire la sua. Se si è messo in discussione vuol dire che ha ancora della birra in corpo".