Pallone d'Oro: dubbi sui criteri
Da qualunque prospettiva si guardi, la lista dei candidati al pallone d'oro - specie negli ultimi anni - è sempre destinata a far discutere. Perchè non è solo una questione di orgoglio patrio gioire e allo stesso tempo rammaricarsi per l'unico nome italiano tra i 50 papabili - quello di Antonio Di Natale; del resto l'anno scorso, come nel 2009, nessun nostro compatriota era stato selezionato tra i primi 23. Piuttosto, a lasciare interdetti, è la solita, immancabile, litanìa sui criteri di valutazione: conta il talento, prima dei risultati: ragion per cui non ci si doveva scandalizzare l'anno scorso guardando Messi ritirare il premio per la seconda volta, davanti ai compagni di club Iniesta e Xavi, mentre Sneijder - trascinatore dell'Inter campione d'Europa e dell'Olanda finalista mondiale - restava ai piedi del podio, con Milito addirittura escluso dalla lista dei 23.
Valli a capire questi giurati, che fino a un anno prima premiavano costantemente sulla base dei trofei sollevati e che, almeno per il 2011, non avranno problemi nell'assegnare il terzo pallone d'oro a Messi, capace di vincere tutto con il Barcellona e di mettere d'accordo le due scuole di pensiero. I dubbi, tuttavia, restano: perchè esclusi, per noi eccellenti, come Ibrahimovic e Giuseppe Rossi, non hanno nulla da invidiare, quanto a talento, a Puyol, Abidal, Van der Vaart, Silva, senza dimenticare che lo svedese un titolo l'ha vinto, e da protagonista, l'anno scorso, casomai il bistrattato campionato italiano contasse ancora qualcosa...