Pasqualin: "I calciatori paghino il contributo di solidarietà senza storie"
"Ci sarà un finale con i botti, nonostante i passettini di questi giorni". Claudio Pasqualin disegna a Radio Gol (Radio Kiss Kiss Napoli) i prossimi scenari di mercato e parla anche della crisi economica che coinvolge il nostro paese e, di riflesso, il mondo del calcio: "E' condivisibile la tesi per cui anche i giocatori debbano pagare il contributo di solidarietà. Sarebbe un argine all'arrivo di grandi campioni? Succederebbe solo se si prospettasse uno scenario più grave di quello che è. L'importante è che questa opzione non venga rappresentata male. Poi bisogna cambiare lo status del calciatore: non deve essere più un lavoratore dipendente e, mai come ora, deve essere messo al rango di lavoratore autonomo. Ma è una scoria della legge 41, che parla di calciatori come lavoratori subordinati.
E' anche strano che un professionista tratti sempre il proprio ingaggio al netto, mentre in altri ambienti professionali, come ad esempio lo spettacolo, gli artisti negozino il loro stipendio al lordo. Dalla Bona? Col Napoli si affronterà la questione a breve. Lui si sta allenando con grande serietà e non molla. Il Napoli, comunque, sparerà a breve un bel colpo, forse in attacco. Almeno in base a quelle che sono le mie informazioni".