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Salvatore Bagni: "Forse il ciclo di Mazzarri a Napoli è finito"

Salvatore Bagni: "Forse il ciclo di Mazzarri a Napoli è finito"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celelste/Image Sport
martedì 10 maggio 2011, 09:492011
di Redazione TMW.
fonte di Claudio Russo per PianetAzzurro.it

Per anticipare un po' i temi che caratterizzeranno la prossima partita del Napoli contro l'Inter, e per tracciare un bilancio della stagione 2010/2011, PianetAzzurro ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva l'ex centrocampista, ora commentatore televisivo, di entrambe le squadre Salvatore Bagni (Correggio, 25 settembre 1956). Bagni ha militato nell'Inter dal 1981 al 1984 (82 partite, 12 reti) e nel Napoli dal 1984 al 1988 (106 presenze, 12 gol) nonchè ben 41 partite e 5 gol nella nazionale italiana, con la quale ha partecipato alla Coppa del Mondo 1986.

Bagni, il campionato volge al termine ed il Napoli sta per agguantare quel sogno tanto ambito che si chiama Champions League e soprattutto sta per farlo dalla porta principale senza passare per i preliminari. Eppure nelle ultime quattro partite sono arrivate tre sconfitte: cosa è successo all'interno del Napoli?
"Quello che si vede è che sicuramente il Napoli non è in un momento di condizione ideale, non si può stare ancora tranquilli. La squadra sembra nervosa, sembra che debba per forza raggiungere un risultato che invece ha già raggiunto. In questo momento bisognerebbe esser sereni, ora potrebbero giocare ancora meglio di quanto non abbiano fatto o almeno più tranquillamente. La rosa mi sembra insicura in questo momento, e si vede sul campo dove denota dei cali di concentrazione che sono mancati nelle prime 30-32 partite di campionato".

Capitolo Mazzarri - L'allenatore azzurro rimanda al termine della stagione tutte le voci sul suo futuro: si parla di Juventus, di Roma, di squadre spagnole, e tanti affermano che stia sbagliando il modo di gestire e di fare anche nei confronti del presidente De Laurentiis. Qual è il suo giudizio sull'intera questione? Può realmente aver influito sul calo di rendimento degli azzurri?
"Quando non c'è stabilità, quando c'è un po' di nervosismo si vengono a creare situazioni che in seguito la squadra risente: è ovvio ed è anche umano. In questo momento secondo me non c'era il bisogno di creare situazioni che non esistono. Se uno ha deciso di cambiare aria ha un buon motivo per andare dal presidente e sedersi a parlare: ci si siede e poi si decide anche di cambiare. Mazzarri ha altri due anni di contratto è vero, però in questo momento non so esattamente se il suo ciclo a Napoli sia finito o no dopo un anno e mezzo, se voglia cambiare avventura o no, ma penso che comunque possa succedere".

Nel caso Mazzarri dovesse realmente lasciare Napoli dopo un fantastico biennio, chi è secondo lei il miglior sostituto dell'allenatore toscano? Negli ultimi giorni si è parlato di Gasperini e di Delio Rossi o addirittura Marcello Lippi, che ne pensa?
"Se si vuole proseguire sulla falsariga dell'impronta di gioco di Walter Mazzarri si dovrebbe prendere un allenatore che gioca con la difesa a tre: l'indicazione porterebbe chiaramente a Gasperini. Delio Rossi l'anno scorso è stato in lotta con Mazzarri per allenare il Napoli, è un ottimo allenatore ed un ottima persona ma non escludo nuove piste ed altri allenatori, all'ultimo momento potrebbe uscire un nuovo nome che superi i nomi che si leggono e che sono scontati".

Tornando ai giocatori che scendono in campo, il Napoli per la prossima stagione come dovrà muoversi sul mercato? Come le sembrano i due acquisti già ufficializzati, Federico Fernandez e Tim Matavz?
"Federico Fernandez sono sicuro che sarà un acquisto assolutamente molto importante: è stato pagato poco ed è stata perciò una grande operazione di mercato da parte di Riccardo Bigon. E' un giocatore che può tranquillamente giocare in difesa sul centro-destra se non più largo sulla fascia, è un acquisto importante che crescerà assieme a Victor Ruiz ed assieme potranno diventare dei perni della difesa, a 3 o a 4, del prossimo Napoli. Tim Matavz è un giocatore che ha fatto molto bene in Olanda, ha segnato tanto ma non è un uomo d'area, è un giocatore che si muove molto nonostante sia piuttosto alto, in Eredivisie ha fatto molto bene nell'ultimo anno. Non sarà un titolare, ma sarà molto utile a chi lo allenerà".

Domenica sera è in programma il posticipo tra due delle sue ex-squadre, il Napoli e l'Inter. Agli azzurri mancheranno Cavani e Mascara in attacco, mentre l'Inter è reduce dalla vittoria contro la Fiorentina. Che partita sarà? Qual è il suo pronostico?
"Il pronostico esatto certo non lo posso sapere, in ogni caso nel duello per il secondo posto è ovviamente favorita l'Inter, sia perchè ha quattro punti di vantaggio ma anche perchè ha avuto una piccola svolta dopo le ultime difficili settimane. Il Napoli gioca in casa, è vero, ma non so se ci crede davvero in fondo ma sono convinto che davanti ai suoi tifosi giocherà un grande incontro, sarà una partita aperta ne sono certo".

In coda alla classifica Lecce e Sampdoria sono tra le indiziate a giocarsi un posto salvezza. Domenica i salentini affronteranno un Bari già retrocesso, mentre i doriani ospiteranno un Palermo reduce dalla partita di Coppa Italia contro il Milan. Quali sono i suoi pronostici su queste due partite?
"Il buonsenso mi dice che la Sampdoria vincerà con il Palermo mentre il Bari creerà diversi problemi al Lecce proprio perchè è un derby, è una situazione particolare e potrebbe accadere quello che è successo domenica sera tra Genoa e Sampdoria: abbiamo visto la felicità della squadra rossoblù al momento del gol di Boselli, penso che possa ripetersi una partita del genere. Sarà una partita tesa, il Bari cercherà il risultato più importante nonostante sia retrocesso in una partita che conta solo per il Lecce ma che diventerà importante anche per il Bari".

In conclusione, cosa vuole dire Salvatore Bagni ai tifosi del Napoli ed ai lettori di PianetAzzurro?
"Che gli voglio bene! (ride, ndr). L'unica cosa che posso dire è che provo un grande affetto per i napoletani, per la gente che praticamente vado a trovare tutti i lunedì, per quelli che continuano a volermi bene e mi danno tanto affetto. Sembra scontato ma non lo è, sicuramente la riconoscenza che hanno nei miei confronti è tanta, non solo quando giocavo nel Napoli ma anche ora, dopo vent'anni, è straordinaria".