Samp davanti al Napoli, disastro Juve. Quando i soldi non sono tutto...
Scorrere la classifica del monte ingaggi e accorgersi che stipendi generosamente elargiti non sono sempre sinonimo di risultati in campo.
Chiariamo subito, per portare campioni nella propria squadra la prima condizione è quella di non badare a spese, di garantire al calciatore in questione uno stipendio di primissimo livello. Spendere, ma con criterio, dovrebbe essere però la prima condizione. E la classifica testimonia che non tutti i club di Serie A hanno ragionato in questo modo. L'esempio più lampante porta a Torino, sponda Juventus. La squadra bianconera con circa 100 milioni di monte ingaggi annui è al terzo posto, alle spalle solo delle due milanesi. Il settimo posto in classifica, con la qualificazione alla Champions League decisamente complessa nonostante i nove punti nelle ultime tre giornate, stona quindi con degli stipendi decisamente importanti.
Dai bianconeri della Juventus a quelli dell'Udinese, il rapporto ingaggio-risultati sembra magicamente invertirsi.
Stipendio superiore al milione di euro solo per capitan Di Natale - calciatore che fino a questo momento ha garantito ben 26 gol in campionato - in una squadra che ha un monte ingaggi complessivo minore ai 20 milioni di euro, più basso di Parma, Bologna e, addirittura, del Bari ultimo in classifica.
Impietoso poi il confronto tra chi ha concluso lo scorso anno al quarto posto in classifica, accedendo ai preliminari di Champions League, e chi - come il Napoli - sta conquistando l'Europa che conta a suon di vittorie. Tra azzurri e blucerchiati ci son ben 14 posizioni di differenza in classifica. A favore, difficile a credersi, della squadra che ha un monte ingaggi minore. La politica salariale portata avanti in concerto da Bigon e De Laurentiis sta premiando una squadra che elargisce ai suoi calciatori stipendi meno generosi di squadre come Fiorentina e Genoa.
Ci sono però, anche delle conferme, quei casi in cui i soldi fanno rima con successi. E' il caso dell'Inter, secondo monte ingaggi della Serie A e reduce da un 2010 trionfale e del Milan, in vetta in entrambe le classifiche.