Sangiovannese caos: se ne vanno medico e massaggiatore
Scene di ordinaria vergogna. In casa della Sangiovannese, come se non bastassero i problemi nel portare avanti la gestione giornaliera, ecco l'addio del medico sociale, dott. Nicola Pucci, e del massaggiatore, giustamente stanchi di lavorare quotidianamente senza vedere un minimo euro. Così in verità stanno facendo anche i calciatori da diversi mesi ma loro posizione, come conferma Fraschetti, è leggermente diversa: "Ci stavano rimettendo di tasca propria per le spese di tutti i giorni, un po' hanno durato ma quando sono arrivati ad un limite oltre il quale non potevano più andare hanno detto basta e non posso che capirli. La domenica per reperire un massaggiatore facevamo i salti mortali, ora mancherà anche durante la settimana come il dottore.
Cercheremo di andare avanti, come faremo però non lo so". Il problema è che, oltre queste due figure, cominciano a scarseggiare i medicinali e tutto il materiale che serve per il lavoro di tutti i giorni, come le fasciature ad esempio. Nel contesto non può certo non mancare anche l'acqua per dissetarsi, fatta poi arrivare negli spogliatoi grazie ad un "benefattore" interno. Risolto il problema della luce e del metano, si deve fare i conti anche con questi addii che priveranno la squadra di due figure sicuramente importanti per il lavoro di tutti i giorni. Ci domandiamo alla luce di questo: ma i nuovi dirigenti, quelli del programma quinquennale, ossia Piergiorgio Gherardi e Claudia Le Noci, sono al corrente di questa situazione? Vogliamo sperare di no, perché se è vero che la società non è la loro, altrettanto è la constatazione che si sono presentati a stampa e tifosi asserendo determinate cose, tutte ancora ben impresse nella mente di calciatori e sportivi.