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Scusa Udinese se ti chiamo Barca

Scusa Udinese se ti chiamo BarcaTUTTO mercato WEB
Sanchez - l'uomo copertina di questa grande udinese
© foto di Federico De Luca
lunedì 14 marzo 2011, 07:032011
di Redazione TMW.
fonte di Giampaolo Gaias per tuttochampions.it

Quando esci dal campo sommerso dagli applausi da quello che non è il tuo pubblico, per giunta dopo aver battuto 4-0 i padroni di casa, vuol dire che hai fatto qualcosa di grande e speciale. E' quello che è successo all'Udinese in quel di Cagliari: i ragazzi di Guidolin hanno ottenuto un altro grande risultato, l'ennesimo di una stagione straordinaria. Quattro gol in casa, per di più senza segnarne nessuno, il Cagliari non li subiva da parecchio. Merito dell'Udinese che ha giocato una gran partita e ha lasciato, appunto, il Sant'Elia tra gli applausi dei tifosi avversari. Un gesto di civiltà e grande sportività del pubblico sardo, che fa capire quando sia stata grande l'impresa dei friulani. Sanchez e Di Natale sono ormai, da mesi, di un altro pianeta. Intesa perfetta, dribbling ubriacanti, velocità imbarazzante che fa sfigurare qualsiasi retroguardia. Un centrocampo che trova in Armero e Isla due laterali fortissimi, accompagnati dal trio centrale con Inler, Asamoah e Pinzi. Poi ci sono quei tre dietro: Domizzi, Benatia e Zapata, centrali con il vizio del gol. In porta c'è Handanovic, che ormai ha superato diverse prove di maturità. E infine c'è Francesco Guidolin, un allenatore che ha fatto bene ovunque sia andato: Vicenza, Bologna, Palermo e Parma. Ora il ritorno all'Udinese. Dopo le prime cinque giornate in cui rischiava l'esonero, il tecnico bianconero ha saputo risollevare la squadra, trovare la quadratura del cerchio e proiettare i bianconeri su palcoscenici importanti. Ora i friulani sono a un punto dalla qualificazione alla Champions League. Qualificazione che meriterebbero, visti i numeri del loro campionato e vista la qualità del gioco espressa. "L'Udinese come il Barça" è stato il commento di diversi addetti ai lavori. E il paragone, per quanto un pelino azzardato, non è assolutamente fuoriluogo. Certo, questa Udinese probabilmente non lotterà mai per vincere una Champions, forse non vincerà mai uno scudetto, ma è lo spot migliore del calcio italiano, al momento in crisi nera. Una squadra con un monte stipendi molto basso, che fa della programmazione il suo punto di forza. Una rete di osservatori fitta e competente, che ogni anno fa esplodere talentini sconosciuti, che poi conquistano prepotentemente i titoli e le copertine dei giornali. Un mini Barcellona che sta stupendo l'Italia a suon di vittorie e gol. Di questo passo li ritroveremo il prossimo anno in Champions, pronti a contendersi un posto tra le grandi d'Europa. E poi magari sfideranno il vero Barça, giusto per far vedere un po' di show.

Intanto, mentre noi fantastichiamo, il patron Giampaolo Pozzo si gode il suo giocattolo. E così come lui se lo godono gli appassionati di calcio che, visto lo spettacolo offerto, sono diventati tutti un po' supporter dei bianconeri.