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Solito Cellino: da Mazzone a Donadoni. Cosa c'entra Branchini?

Solito Cellino: da Mazzone a Donadoni. Cosa c'entra Branchini?TUTTO mercato WEB
© foto di Emiliano Crespi
sabato 13 agosto 2011, 18:332011
di Alessio Alaimo

Massimo Cellino e Maurizio Zamparini. Meno male che ci sono. Quando mancano le notizie di calciomercato ci pensano loro a darle in pasto ai giornalisti. Questa volta è il caso del primo, che ha esonerato, ancor prima di cominciare la stagione il suo allenatore, Roberto Donadoni.
Dopo l'addio di Acquafresca e quello di Suazo quando sembrava ad un passo dal tesseramento, le malelingue hanno subito fatto due più due, ipotizzando che dietro l'allontanamento di Donadoni ci fosse Giovanni Branchini, procuratore dei due attaccanti e dell'ormai ex allenatore del Cagliari, ma in quest'ultimo caso solo ed esclusivamente quando era un calciatore in attività. Mai errore fu più grande, perché Branchini non ha allenatori in procura. E di fatto nessun agente potrebbe averne, perché il regolamento lo vieta.

Il primo allenatore dell'era Cellino, che divenne patron del Cagliari il 10 giugno 1992, fu Carlo Mazzone, nella stagione 1992/1993. L'annata successiva, il patron dei sardi, decise di ingaggiare Luigi Radice, salvo poi esonerarlo per affidarsi a Bruno Giorgi, con il quale i rossoblu' conclusero la stagione.

Nella stagione seguente Cellino si giocò la carta Oscar Tabarez, con il quale centrò un buon nono posto in classifica, che però non gli valse la riconferma. Dopo Tabarez - siamo nella stagione 95/96 -, toccò a Giovanni Trapattoni, che rassegnò le sue dimissioni dopo poche giornate di campionato. Al posto dell'attuale quarto allenatore del mondo, il patron sardo richiamò Bruno Giorgi fino al termine della stagione.

Ma sulla panchina del Cagliari non c'è mai stata stabilità, perché anche l'anno successivo, Cellino, che scommise sull'uruguagio Gregorio Pèrez. Neppure l'attuale allenatore del Libertard trovò pace, perché venne sollevato dall'incarico dopo appena sei giornate di campionato a causa dei risultati della squadra: sei punti in altrettante partite e un terz'ultimo posto che pesava come un macigno sull'umore di Massimo Cellino. Via Perèz, dentro nuovamente Mazzone.

L'allenatore che può vantare di essere rimasto per più anni - appena due - con Cellino, si chiama Giampiero Ventura. L'attuale tecnico del Torino infatti allenò la squadra sarda dal 1997 al 1999. Dopo il biennio il presidente rossoblu' decise di tornare all'antico, richiamando Oscar Tabarez. Per lui poche partite e il conseguente subentro di Renzo Ulivieri. Nell'annata 2000/2001, fu il turno di Gianfranco Bellotto, sostituito dopo poche partite da Giuseppe Materazzi.
Nella stagione 2001/2002 addirittura due cambi: prima Antonio Sala, poi Giulio Nuciari ed infine Nedo Sonetti.
Ma Cellino è uno che ama scommettere sulle proprie scelte. E così puntò nuovamente su Giampiero Ventura, esonerato però nella stagione 2003/2004 in favore di Edi Reja. L'annata 2004/2005 il Cagliari non cambiò guida tecnica, affidandosi per tutto il campionato a Daniele Arrigoni.

Gli avvicendamenti invece furono piuttosto movimentati nella stagione 2005/2006, quando Cellino puntò su Attilio Tesser esonerandolo dopo appena una giornata. Si narra per un gioco con qualche altro collega presidente. Al posto dell'attuale tecnico del Novara giunse in Sardegna nuovamente Arrigoni, poi sostituito da Ballardini che a sua volta venne esonerato per fare spazio a - di nuovo - Sonetti.
L'anno dopo ancora cambi: si partì con Marco Giampaolo, anche lui esonerato in favore di Colomba che successivamente venne allontanato per favorire il ritorno dell'attuale coach del Cesena. L'annata 2007/2008 iniziò con grandi proseliti e ambizioni con lo stesso Giampaolo. Ma con un patron come Cellino, si sa, non si può mai star tranquilli. L'ex Catania venne esonerato per Sonetti. Ma anche al buon Nedo toccò la stessa sorte di tutti gli altri: via pure lui. Al suo posto Cellino manifestò la volontà di rivolere Giampaolo che però rifiutò facendo sapere che "la dignità non ha prezzo". Dunque si cambiò ancora pagina, dando spazio ad un nuovo ritorno: Davide Ballardini, che in Sardegna questa volta ebbe maggiore fortuna, pur non essendo riconfermato l'anno successivo. Poco male: a Ballardini la stagione positiva di Cagliari valse la chiamata del Palermo nella stagione 2007/2008 quando Zamparini esonerò Colantuono dopo la prima giornata di campionato.
Nelle annate 2008/2009 e 2009/2010 Cellino scommise su Massimiliano Allegri, esonerandolo poi sul finire dell'ultimo campionato. All'allenatore però non andò poi tanto male, perché dopo le annate di Cagliari venne chiamato dal Milan, dove quest'anno vinse il campionato riportando lo scudetto dall'altra parte di Milano.
Il Presidente Cellino terminò l'annata con Giorgio Melis e l'anno dopo ingaggiò Pierpaolo Bisoli, messosi in luce grazie al Cesena. Ma neppure Bisoli rimase indenne dal vizio del patron sardo: dopo poche giornate via anche lui: al suo posto Roberto Donadoni, che l'anno scorso terminò positivamente la stagione.
Quest'anno invece neppure il tempo di cominciare e Donadoni viene silurato da Cellino. Al suo posto Massimo Ficcadenti. Tra qualche mese, visto l'andazzo degli anni precedenti, avanti un altro. E questa volta nessuno potrà fare congetture prive di fondamento sull'esperto agente Fifa Giovanni Branchini.