Toro, a Ventura il compito di ricucire il rapporto Bianchi-Cairo
Per chi ha pensato finora che Ventura non contemplasse Bianchi nell'organico del prossimo anno si è sbagliato. Il neo mister granata sa che un bomber del suo calibro potrebbe giocare in A e ne avrebbe tutto il diritto, ma visto che è un tecnico esperto e navigato non si lascerebbe mai scappare l'occasione di allenare e avere a disposizione un giocatore che, da solo, garantisce venti gol a stagione. L'anno scorso Rolandinho si è fermato a quota 19 reti, ma è un bel bottino se consideriamo alcuni acciacchi fisici che l'hanno condizionato a inizio stagione e a metà, altrimenti siamo sicuri che di gol ne sarebbero arrivati ben di più. Non solo, ma ha giocato spesso solo in attacco, perchè il centrocampo granata dell'anno scorso era piuttosto debole e non gli ha mai garantito palloni giocabili, come dovrebbe avere un attaccante del suo calibro. Bianchi non ha mai chiesto di andare via per giocare in serie A, ma si è messo a disposizione della sua squadra cercando di mettere in difficoltà Ventura e c'è riuscito, perchè il tecnico lo tiene in grande considerazione.
Salvo offerte irrinunciabili per Bianchi ed il Torino (De Laurentiis ha detto che non arriverà al Napoli, anche se i media continuano a vedere Rolandinho sotto al Vesuvio), il bomber potrebbe rimanere, ma il mister genovese deve cercare di ricucire il rapporto tra il centravanti e la società. Per tutti quanti è bene cercare di risolvere la situazione quanto prima, dove ci auguriamo finisca con un abbraccio o una stretta di mano. Bianchi deve cominciare il campionato sgombero da pressioni mentali, per tornare da subito a colpire i portieri avversari. La squadra c'è, è forte e ci sono giocatori di qualità, ma perdendo Bianchi ed eventualmente anche Ogbonna e Rubin, il tasso tecnico rischierebbe di diminuire, anche se Petrachi ha confermato che, in caso di partenze illustri, arriveranno giocatori dello stesso spessore.