Vendetta Parma, inferno Inter. Al Tardini Leonardo saluta lo scudetto
Il Parma per la salvezza, l'Inter lo scudetto. Obiettivi opposti per la gara di stasera al Tardini, serata che curiosamente vede anche in contemporanea la disputa di Milan-Sampdoria, altro testa-coda dai contenuti molto simili. Ha fatto parecchio scalpore l'esclusione alla vigilia di due giocatori del calibro di Maicon e Motta, non motivata né preannunciata da Leonardo in conferenza stampa, mentre Colomba recupera all'ultimo momento lo spauracchio Crespo, autore di due goal all'andata, che però parte dalla panchina. Leonardo confema il modulo con le due punte ed il trequartista, ritrovando Chivu in difesa e schierando Cambiasso a centrocampo mentre Colomba tira fuori l'albero di Natale con qualche mese di ritardo: Candreva e Giovinco sono di supporto ad Amauri.
Parte meglio il Parma. Quadrato e compatto, l'undici schierato da Colomba soffoca tutte le fonti di gioco nerazzurre e l'assenza di Sneijder, in panchina per Karhja, non è di aiuto. L'albero di natale crociato è solo un'apparenza, lo schieramento è un 4-4-2 classico con Candreva laterale di destra più libero di accentrarsi. Al 2' Ranocchia stende Giovinco al limite dell'area. Posizione ideale per la Formica Atomica che da li aveva punito il Catania: lo stadio Tardini trattiene il fiato ma il tiro viene deviato solo in angolo. Sugli sviluppi Lucarelli prova un'acrobatica rovesciata che finisce altissima. Al 9' ci riprova ancora il Parma, Giovinco pesca Morrone in area di rigore, il capitano crociato appoggia su Dzemaili che però conclude alto. Al 22' prima occasione Inter: su punizione dai 35 metri Stankovic coglie l'incrocio dei pali con una conclusione di rara potenza. E' sempre Stankovic il più pericoloso dell'undici di Leonardo, questa volta è lesto ad approfittare di una colossale ingenuità di Candreva, tiro ancora potente ma Mirante para in presa plastica, causando lo scroscio di applausi dagli spalti. Al 34' è vantaggio Parma: Zaccardo va sul fondo e crossa per Amauri, il traversone però è lungo ed attraversa tutta l'area, Nagatomo si addormenta favorendo l'intervento di Modesto che alza la testa e serve alla perfezione l'accorrente Giovinco che di sinistro fredda J.Cesar: 1-0 ed il Tardini esplode. Il primo tempo si chiude così senza ulteriori sussulti. Leonardo lascia negli spogliatoi uno spento Chivu e manda in campo da subito Sneijder. I nerazzurri reagiscono bene al cambio e si rendono pericolosi con una mischia risolta dall'uscita di Mirante che anticipa Ranocchia pronto ad insaccare. Al 60' Sneijder realizza l'unica conclusione della ripresa nerazzurra con un violento mancino che sibila alla sinistra del portiere crociato. Il Parma si rifà vedere davanti con Morrone che conclude fuori di mancino ma è solo il principio. Colomba cambia Candreva ed inserisce Valiani: è il principio della fine per l'Inter, il Parma ritrova l'equilibrio perso e colleziona occasioni a grappoli. Al 70' è clamorosa la traversa colta da Amauri con un tiro a giro dal limite dell'area che si stampa sulla traversa ed il Tardini che si dispera. Passano pochi minuti ed il Parma chiede due rigori in pochi secondi. In entrambi i casi protagonista Lucio che abbatte dapprima Giovinco, poi Lucarelli. Nel primo caso intervento sul pallone, nel secondo no. Due minuti dopo Valiani coglie un altro legno: Julio Cesar respinge con l'aiuto del palo una conclusione ravvicinatissima. A 10 minuti dal termine mossa a sorpresa di Colomba che toglie Giovinco, tra i migliori ed inserisce la seconda punta, Bojinov. Passano solo 5 minuti e Amauri chiude la partita siglando il 2-0 definitivo dopo un azione in area proprio del bulgaro. Stadio che esplode e Colomba impazzito di gioia, calano le tenebre su Leonardo e sui Campioni del Mondo. C'è ancora tempo per tre occasioni per i crociati che non arrotondano il punteggio per un difetto di cinismo, tra le quali svetta una rabona di Crespo, appena entrato, deviata in angolo. Ma finisce così: Colomba in trionfo, l'ex diavolo Leonardo agli inferi. Lo scudetto da stasera non è più affare dell'Inter mentre il Parma può "sognare" una salvezza più tranquilla. Risultato inaspettato ma che mette a nudo tutti i limiti fisici di una squadra costrutia per il raggiungimento dell'obiettivo invernale del Mondiale per Club. Leonardi e Ghirardi possono finalmente brindare: domani il Parma sarà salvo a prescindere dai risultati delle altre pericolanti e con la guida di Colomba si vuole tornare a volare.