Zarate mette a tacere le polemiche e lancia la Lazio: Catania sconfitto
La Lazio parte più convinta rispetto ai padroni di casa, maggiore aggressività in mezzo al campo e rapide verticalizzazioni che trovano spesso fuori posizione i centrali catanesi. Al 5° è Floccari a far tremare i tifosi siciliani controllando un pallone proveniente da centrocampo e battendo a rete rapidamente, Muslera a mano aperta mette in corner. Nella Lazio i problemi muscolari di Sculli fanno saltare i piani di Reja che deve inserire Zarate, rischiando uno sbilanciamento in avanti della squadra. Il Catania si difende molto bassa con quasi tutti gli uomini a disposizione e prova a ripartire cercando la testa di Maxi Lopez o gli affondi sulle fasce, dove però fanno buona guardia i terzini laziali. Problemi invece in difesa, specie sulla sinistra dove Capuano spesso viene pescato fuori posizione. Nascono così un paio di buone occasioni per la Lazio che però non trova la porta. Il Catania fatica a creare azioni pericolose e così si affida ai calci da fermo, per far valere la forza fisica dei suoi uomini, ma a parte un colpo di testa di Silvestre fermato sulla linea da Bresciano gli uomini di Simeone non fanno. Nel finale del primo tempo sale in cattedra Hernanes, che prima impegna Andujar con una punizione dai 30 metri e poi batte il portiere catanese con un perfetto inserimento sul secondo palo su cross dalla destra - toccato in maniera decisiva da Mauri a centro area. Il Catania dopo lo svantaggio non sembra scuotersi, affidando ad un solitario Maxi tutto il peso dell'attacco. L'argentino un paio di minuti dopo il gol della Lazio riesce anche a sfiorare il pari con un bel diagonale, ma è l'unico lampo prima dell'intervallo.
Nella ripresa però il Catania entra in campo con tutto altro spirito e dopo venticinque secondi con Schelotto trova il pari. Bergessio, salta Lichtsteiner e batte a rete, Muslera respinge coi pugni, ma sulla ribattuta è lesto l'ex cesenate che mette in rete a porta vuota. Il pari raggiunto in apertura fa in modo che la gara sia più viva, merito anche di un Catania trasformato rispetto alla prima frazione e molto più propositivo in avanti. I problemi per i padroni di casa continuano ad arrivare dalla fascia destra dove Lichtsteiner sfonda con troppa facilità - aiutato da Zarate - arrivando due volte al tiro. Proprio da destra arriva anche il raddoppio della Lazio, con Zarate che si infila in area, salta due uomini e mette un pallone rasoterra delizioso per Mauri, in posizione irregolare, che da due passi non può sbagliare. La gara si incattivisce, con la Lazio costretta a spendere molti falli per fermare la reazione dei padroni di casa - guidata da un ispirato Pablo Ledesma- che però non riescono a sfruttare al meglio i calci da fermo concessi da Rizzoli. Ma è sempre Zarate l'ispiratore delle manovre offensive laziali a fare male. Contropiede di Hernanes, che serve l'argentino che brucia i difensori in velocità e poi mette al centro con grande generosità per l'accorrente Floccari che mette in rete con un tocco facile facile. La gara va piano piano spengendosi, con il Catania senza più forze per reagire. Il sigillo finale sulla gara arriva da Zarate - migliore in campo - che con una punizione magistrale dal limite lascia di sasso Muslera e mette una pietra sopra le polemiche della vigilia.
La Lazio vince una partita difficile su un campo dove il Catania ha costruito la sua fortuna e rilancia la corsa per la Champions League, favorita anche dai risultati di Roma ed Inter. La mossa decisiva è stato l'ingresso di Zarate che con ha regalato due assist ai compagni e chiuso la gara con una punizione da vedere e rivedere. Troppo brutto il Catania per essere vero. Simenone dovrà strigliare la squadra a lungo se vorrà conquistare una salvezza che è alla portata del club siciliano.