Al Milan scende in campo Berlusconi per salvare l'Allegri nervoso
Continua a franare la terra sotto i piedi di Massimiliano Allegri. L'allenatore del Milan alla sesta sconfitta in 12 partite di campionato ha mostrato i primi segni di grande nervosismo. Non solo con la stampa a fine partite, dove ha cercato di arrampicarsi sugli specchi per provare a giustificare l'ennesima prova deludente dei suoi ragazzi, ma anche all'interno dello spogliatoio con una sfuriata durante il primo tempo con la Fiorentina. Le indiscrezioni che hanno portato i quotidiani questa mattina, in particolare la Gazzetta dello Sport, parlano di un Allegri imbufalito contro i giocatori per non aver messo in campo grinta e ardore. Gli errori individuali hanno nuovamente condannato il Milan e al 45esimo, con i rossoneri già sotto di due reti contro la formazione di Montella, si è così rivolto alla squadra: "Se volevate dimostrare che siete contro di me ci siete riusciti", un modo per scuotere lo spogliatoio ma anche per mettere le cose in chiaro. Il nervosismo ha invaso il Milan e si sta espandendo a macchia d'olio, con Allegri non più così sicuro di restare. Infatti le ore successive sono state di fuoco per il tecnico ex Cagliari che ha incassato l'ennesima fiducia a tempo dopo il colloquio notturno tra il presidente e Galliani.
Un segnale positivo nella vicenda c'è, il ritorno in campo del patron Silvio Berlusconi, troppo distante dal mondo Milan negli ultimi anni. Il Cavaliere si è nuovamente fatto sentire e il ritorno a Milanello a un anno di distanza dall'ultima visita al quartier generale milanista, fa capire che il momento è critico e c'è bisogno della presenza di un uomo di carisma per uscirne fuori. I colloqui con giocatori servirà ad infondere fiducia e motivazioni ma non cambierà di molto lo stato delle cose. Il Milan è stato costruito male e ora sul campo si pagano le scelte sbagliate fatte in estate.