Carlo Nesti: "Barca: non la fine di un ciclo, ma di un culto"
Per il Barcellona, non sarà la fine di un "ciclo", ma è la fine di un esasperato "culto" integralistico. Puoi chiudere la partita con l'83% del possesso palla (pazzesco!), e con 745 passaggi (incredibile!). Ma non puoi, solo perché ti chiami Barca, decidere che non esistono più i cross, i colpi di testa, i centravanti tradizionali (salvo inventarsi un mediano, Keita, ariete per disperazione), e i tiri da fuori area! Un eterno, e narcisistico "ricamo", lungo 90 minuti, per centrare appena 6 volte lo specchio della porta? Quello del Chelsea è stato, eroicamente, squallido "catenaccio", ma quello del Barcellona non è stato calcio intelligente.
E' vero: Messi ha sbagliato un rigore, e ha colpito un palo, per cui catalani sfortunati. Ma è altrettanto vero che gli inglesi hanno perso i 2 difensori centrali titolari, e hanno giocato per 55' in 10.