Castiglione, Ciulli: "Non perdiamo l'umiltà"
Rivelazione assoluta del campionato di Seconda Divisione, il Castiglione, alla prima esperienza fra i professionisti, sta stupendo tutti. Ciò nonostante, l'allenatore dei rossoblu, Lorenzo Ciulli, vuole tenere i piedi per terra, pur continuando a sognare in grande. Lo testimoniano le sue dichiarazioni, rilasciate nel corso di un'intervista per tuttolegapro.com: "Il merito è del lavoro fatto dai ragazzi sin dal primo giorno. Quando si ha un gruppo nuovo si parte sempre dalle fondamenta, quindi abbiamo curato bene la fase difensiva. Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto in questo periodo, il cui risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo subito pochi gol e quei pochi, a parte un errore individuale nostro, sono derivati da belle prodezze degli avversari. Non siamo mai andati in grandissima difficoltà; va ricordato che il riuscire a bloccare le offensive avversarie è merito di tutta la squadra.
Si è creata subito la giusta alchimia e compattezza. Anche nelle prime amichevoli stagionali siamo riusciti a fare benissimo con squadre come Cremonese, Lumezzane e FeralpiSalò. Fin dall'inizio la disponibilità e la capacità interpretativa dei ragazzi ha fatto in modo che le cose andassero nel miglior modo possibile. Se sei compatto, ti aiuti e collabori, riesci a creare maggiori difficoltà agli avversari. Non siamo una squadra che si difende e basta; certo, siamo attenti a essere sempre equilibrati, ma abbiamo delle armi per mettere in difficoltà anche le difese avversarie. Sicuramente quella di maggior spicco è Fausto Ferrari, che sta confermando quanto ha sempre dimostrato in carriera. La squadra cerca di metterlo in condizione di essere letale, e anche qui, come nella fase difensiva, c'è grande disponibilità di tutti. Lui in questo momento è determinante, però non siamo soltanto Ferrari. In tutte le squadre ci sono attaccanti determinanti, come Virdis per il Savona: noi abbiamo Ferrari e ce lo teniamo stretto.
Si legge che ci chiudiamo, ma noi cerchiamo di mettere in campo le nostre qualità. Io sin dal primo giorno ho detto che essere belli e improduttivi non porta a nulla. Per mantenere la categoria ci vuole compattezza, equilibrio e ordine in campo, cercando di essere mentalmente più forti degli avversari e più bravi nell'interpretare i momenti. Se la partita ci consente di giocare più a viso aperto, come è successo a Santarcangelo, lo facciamo, se invece bisogna stare più attenti alla fase difensiva perché si affrontano squadre come Bassano, Venezia o Alessandria, ci adattiamo cercando sempre di metterli in difficoltà.
Il nostro è un progetto iniziato il 30 giugno: solo allora la società ha deciso di iscriversi alla Seconda Divisione. Siamo partiti con tante difficoltà, ma con l'intenzione di fare le cose per bene, con equilibrio e serenità. Ci basiamo sui giovani: finora sono sempre andati in campo cinque ragazzi dal '91 in giù. L'idea è di mantenere la categoria, senza farsi ammaliare troppo dai risultati ottenuti finora. La posizione di classifica di cui godiamo ora è un premio al lavoro fatto dai dirigenti e dai ragazzi; viviamola con serenità ed equilibrio, sapendo che potranno esserci momenti di difficoltà, ma che rimanendo uniti arriveranno più tardi possibile.
Non dobbiamo perdere di vista l'umiltà e lo spirito di sacrificio. Abbiamo puntato molto su quest'aspetto, e i ragazzi finora sono stati eccezionali. La base dev'essere la voglia di mettersi in mostra per i giovani e di confermarsi uomini prima ancora che giocatori per i più esperti. Non commettiamo l'errore di alzare l'asticella, perché potremmo perdere di vista l'umiltà. Dobbiamo vivere partita per partita, poi se saremo bravi continueremo così, in caso contrario lavoreremo per migliorare.
Savona? Abbiamo già affrontato squadre di quel livello. La differenza è che questo è un gruppo dal valore agonistico superiore. Dovremo entrare in campo consapevoli di dover lottare dal primo minuto, col giusto piglio e personalità".