Chievo, Paloschi: "Tifosi, stateci vicino"
La sconfitta casalinga di ieri, subita per mano della Lazio di Edy Reja, brucia non poco agli uomini di Mister Di Carlo e arriva all'epilogo di una settimana da dimenticare. Mercoledì i clivensi sono usciti dal campo del Bentegodi a testa bassa e mani vuote, con la delusione del proprio pubblico da un lato (che sulla semifinale di Coppa aveva fatto più che un pensiero) e la festa dei toscani bianconeri dall'altra. Ieri qualcosa di simile, bene gli ospiti, risorti a Verona dopo tre sconfitte consecutive, male il Chievo, che non muove la classifica e si vede avvicinare dalle dirette concorrenti per la salvezza. Oltre alla costruzione del gioco praticamente assente, con normale conseguenza quella di un attacco che non finalizza, alla squadra è mancata totalmente l'aggressività. Contestazione del pubblico che fischia prima all'uscita di Bradley e Paloschi, poi a fine partita. E proprio Alberto Paloschi, intervistato a fine gara dai microfoni di radio Verona, appare rammaricato per questo ciclone abbattutosi in queste centosessantotto ore su tutta la squadra.
"Abbiamo cercato di fare la nostra partita, come al solito, ma in campo ci sono anche gli altri. La Lazio è una grande squadra, non ci resta che chiudere questo capitolo e pensare a giovedì. Ogni gara ha una storia a sé, si cerca sempre di migliorare, di valutare aspetti negativi e positivi in tutte le prestazioni. Abbiamo 24 punti, non sono pochi e sono quelli che ci meritiamo; non ci siamo montati la testa quando ci andava bene, ora però non dobbiamo abbatterci. Tutte le domeniche ci sono partite in cui dobbiamo dare il 100%, bisogna continuare a lavorare bene come sempre."
Un appello, infine, come ribadito anche dal mister, a tutti i supporters clivensi: "Quello che posso dire è che abbiamo bisogno che i tifosi ci stiano vicini; a noi non manca l'impegno, tutti i giorni, e spero che questo venga apprezzato dai nostri sostenitori. Sono sicuro che, se ci starete vicino, ci tireremo fuori tutti insieme."
Per concludere, quasi una giustificazione del numero 23 su una partita da scordare in fretta, soprattutto sul piano del morale: "Diamo il massimo ogni volta che scendiamo in campo, ma, nell'arco di una stagione, possono capitare partite sfortunate o meno buone."