...con Bisoli

In attesa di tornare in pista - e la voglia è tanta - Pierpaolo Bisoli, ex allenatore del Bologna, a TuttoMercatoWeb si pronuncia sul campionato che volge al termine. Con una sola protagonista, la Juventus di Antonio Conte, che ormai si avvicina sempre di più allo scudetto.
È così, mister?
"Attenzione, perché ogni partita ha la sua storia. Certo, avere tre punti di vantaggio e un calendario più agevole segnala la Juve come la squadra più favorita. Però vietato abbassare la guardia. Sicuramente non mi aspettavo una squadra con questa grinta e questo furore agonistico. La Juve sta raccogliendo i frutti del lavoro del suo allenatore".
Non raccoglie i frutti invece, Luis Enrique. Eppure è ancora lì.
"La società ha sposato un progetto, poi a maggio si tireranno le somme. E' sbagliato, come accaduto con me, giudicare l'allenatore dopo pochissime partite".
Quanto c'è di suo in questo Bologna che sorprende tutti?
"So che in ritiro abbiamo fatto un buon lavoro. Qualcosa di mio c'è, perché sei fai un buon ritiro i giocatori stanno bene durante l'anno. Ora ho voglia di ripartire, ho visto partite di tutte le categorie".
Sorpreso da Giaccherini?
"Emanuele in una squadra come la Juve ci può stare. Sono contento, per me è una grande soddisfazione".
E Schelotto?
"Ha praticamente completato la sua maturazione, pur essendo ancora giovane. Ha un passo incredibile, attacca come pochi. Sarebbe un investimento per una grande squadra anche in ottica futura, perché può ancora migliorare e magari diventare un grandissimo terzino in prospettiva. Lo vedrei benissimo all'Inter".
Si aspettava la retrocessione del Cesena?
"No, perché aveva fatto un grande mercato in estate e a gennaio aveva condotto ottime operazioni".
E se Campedelli la richiamasse?
"Perché no? Lascio tutte le porte aperte. Quando ti offrono un posto di lavoro devi sempre parlare e vedere cosa fare. Non mi sono mai tirato indietro".