...con Bradley
Qualche anno fa non era convinto. Adesso il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, se n'è accordo, Michael Bradley è diventato grande, è diventato un giocatore giallorosso. "Sono felice di poter giocare nella Roma e dell'opportunità che mi si è presentata", dice il centrocampista ex Chievo Verona a TuttoMercatoWeb.
Alla Roma per giocare, non solo perché è americano. Lo ha sempre detto.
"Sì e lo confermo. Alla Roma ci vado per giocare, perché la società crede in me e perché ho fatto vedere che merito i colori giallorossi".
Insomma, è pronto.
"Sono prontissimo, ma tocca a me. Devo far vedere quanto valgo, che sono un giocatore in grado di aiutare la squadra e che dà sempre il massimo per far vincere i compagni".
Curioso di conoscere Zeman?
"Il mister è uno degli allenatori più bravi del campionato italiano. A chi non piacerebbe essere allenato da lui? Sono molto entusiasta di questa possibilità".
Quanto è stato importante il Chievo per la sua crescita?
"Tanto, perché mi ha dato l'opportunità di giocare in Italia e ha creduto in me quando forse nessuno era pronto a farlo. Ringrazio il Chievo, lo scorso anno per me è stato davvero importante".
Adesso giocherà con De Rossi.
"Tutti sanno che è uno dei centrocampisti migliori del mondo. È fortissimo".
E pensare che nel 2009 il Palermo, con Sabatini ds, preferì Blasi a lei. Adesso invece il direttore la porta a Roma.
"Questo è il calcio, questa è la vita. In quel momento magari il direttore aveva altre idee e ha pensato che non fossi pronto. Ha fatto quello che pensava fosse giusto, cercando di fare la cosa migliore per la sua squadra. Rispetto la sua scelta di qualche anno fa, ora però sono pronto per la Roma e sono contento che Sabatini e tutta la società giallorossa credano in me".
Su di lei, quest'anno, c'era proprio il Palermo.
"Sì, ma quando ho sentito della Roma per me c'erano solo i giallorossi. Non potevo non scegliere la Roma, un'occasione del genere non capita tante volte nella vita".