...con D.Canovi
"Non mi aspetto grandi movimenti, ma ci sarà qualcosa. Questo è un calciomercato molto lento, secondo me tutti stanno aspettando che calino i prezzi, che al momento sono troppo elevati rispetto alle possibilità finanziarie ed economiche di molte società. Guardate i club spagnoli, che non hanno più i mezzi per fare grosse operazioni, le banche adesso sono sotto controllo". Questa la fotografia dell'avvocato Dario Canovi, uno degli agenti Fifa più datati per esperienza e professionalità, che mercoledì 4 luglio sarà ospite di TuttoMercatoWeb a Castiglioncello per l'evento Media&Calciomercato.
Quindi niente grandi colpi.
"Le uniche società che spendono in maniera sconsiderata sono quelle tedesche, poi la Russia ma anche lì stanno cominciando a stringere un po' la cinghia".
A proposito di Russia, l'Anzhi è su Pazzini.
"L'Anzhi è uno dei pochi club che può pagare ingaggio e cartellino di Pazzini. Se va via non può certo guadagnare più di quanto percepisce adesso. Tutti sparano ciffre, ma fin adesso a parte i due acquisti della Juventus dall'Udinese, si fanno ragionamenti del tipo «ti do un cane, mi dai due gatti»".
Oggi è il turno dell'Italia.
"Spero che Prandelli faccia giocare Thiago Motta, perché è un calciatore che dà equilibrio alla squadra. Non corre, ma fa correre la palla. In un campionato, i palloni persi da Thiago, si contano sulle dita di una mano. Se a Parigi perde palla si meravigliano, quando è successo lo stadio s'è meravigliato. Giocare contro la Germania è diverso rispetto all'Inghilterra, contro cui abbiamo fatto una grande partita. Montolivo ha fatto benissimo, ma oggi serve Thiago, è una questione di tattica".
Sensazioni positive per stasera?
"Sì, ma da sempre. Noi questo Europeo rischiamo di vincerlo, perché abbiamo un centrocampo che è tra i più forti d'Europa e una difesa con il portiere che è il numero uno in assoluto. Vero, facciamo pochi gol. Con il Cassano attuale si segna poco, perché è al 50% delle sue potenzialità. Non è una delusione, perché uno delude quando non ci mette il cuore. Però fisicamente non è al top e nessuna squadra al mondo può permettersi di avere un giocatore al 50%.
Torniamo al mercato, Celik si avvicina al Pescara.
"Con il Pescara c'è un discorso avviato, ma può interessare anche a Cagliari e Napoli.
Secondo me ha un avvenire luminoso, in un paio d'anni può arrivare in una big".
Sorprese dalla scuderia Canovi?
"Sto lavorando su Isaksson insieme al suo procuratore svedese. Una grande squadra italiana come Fiorentina, Torino e Inter può pensarci. Un secondo portiere all'altezza del primo può tornare utile. La Juventus per esempio, dietro Buffon ha Storari. Sì, secondo me Torino e Fiorentina potrebbero pensarci per affidargli le chiavi della porta. Altrimenti le big per fargli fare il secondo. Speriamo di trovare una collocazione in Italia".