Delio Rossi: "La Lazio è una squadra incompleta"

"La Lazio è una squadra incompleta. Pektovic? Non è una scommessa", sono le parole di Delio Rossi, ex allenatore della Lazio, ai microfoni di Radio Manà Sport: "La Lazio è una squadra forte ma non ancora completa. Bisogna attendere la fine del mercato che può cambiare le carte in tavola anche all'ultimo giorno dopo avere disputato la prima giornata, cosa che non ritengo giusta soprattutto dopo aver concluso un ritiro con uomini che poi non hai più a disposizione perchè vengono ceduti. Non sarà facile migliorare i risultati ottenuti con Reja".
"Pektovic? Se è stato scelto è perchè ha delle credenziali, non è una scommessa. Per valutare un allenatore bisogna attendere almeno il termine della prima stagione".
Delio Rossi si sofferma sui singoli della squadra biancoceleste: "Hernanes è un giocatore che ha dimostrato di avere qualità importanti, deve esser impiegato per farle rendere al meglio come il resto della squadra. Matuzalem? Il suo problema son sempre stati i troppi infortuni. Con Ledesma forma una coppia perfetta. Con me si comportava da professionista, se ha sbagliato in alcuni comportamenti deve pagare. Campioni lo si deve essere in campo e fuori dal campo".
Più dettagliato il giudizio su Zarate, suo ex giocatore: "Nell' uno contro uno è fra i migliori in assoluto. Il suo problema è che è bravo a fare una cosa, ma non impara a far bene anche dell'altro. Se un calciatore sa fare A deve saper fare anche B e C. Se qualcuno gli consiglia di continuare a fare solo A e di lasciar perdere B e C questo può diventare un problema per la sua carriera".
Infine una previsione su Atalanta-Lazio e più in generale sul campionato alle porte: "Conosco bene la piazza di Bergamo. La squadra di Colantuono deve confermarsi ad alti livelli per ripetere la scorsa stagione in cui hanno raggiunto una salvezza tranquilla. La Lazio per uscire indenne dalla trasferta orobica dovrà avere la stessa tensione agonistica dell'Atalanta. La favorita per lo scudetto? La Juventus. Poi un gradino più in basso ci sono il Milan, l'Inter, la Roma e il Napoli. Lazio e Fiorentina possono inserirsi ma partono più indietro".