Di Marzio: "Il Milan lavora e ascolta"
Ibra manda una cartolina posando davanti alla Torre Eiffel, il Milan fa le consultazioni in via Turati per trovare il suo erede. Chi sarà il nuovo Ibra? Chi prenderà il suo posto? Dal Brasile ecco la visita di Vinicius Prates, l'agente di Leandro Damiao, lui sì chiamato l'Ibrahimovic del Sudamerica. Anche se i costi sembrano proibitivi, ieri il suo procuratore ha fatto capire a Braida che è pronto a fare un'operazione meno onerosa di quanto possa sembrare. Meno dei 27 rifiutati a gennaio dal PSG, meno dei 22 più bonus che aveva offerto il Tottenham a ripetizione nell'ultimo periodo.
Insomma Damiao diventa un nome da seguire, anche a cena. Perché il secondo appuntamento è andato in scena poi a tavola, da Giannino. Galliani e Allegri ne hanno approfittato per fare il punto. E parlare anche di un vecchio pallino dell'allenatore: Alessandro Matri. Il loro feeling dura (bene) dai tempi di Cagliari, il suo agente (Tinti) ne ha già parlato in sede, la Juve sembra pronta a discuterne se l'offerta dovesse essere convincente. Consultazioni, contatti, sondaggi. Da Dzeko che piace molto ad Allegri, per finire al solito Carlitos Tevez, una fissa di Galliani che ha già fatto una prima chiamata al City per sapere prezzi e formule. Il Milan lavora e ascolta. Anche Raiola, tornato ieri sera da Parigi e subito al lavoro per provare a fare Robinho al Santos: c'è tempo fino a venerdì sera, soprattutto per aumentare l'offerta, adesso ferma a 7 milioni più Rafael. C'è più tempo per fare un altro esterno sinistro. L'ultimo nome è quello di Poulsen, ne ha parlato Braida con gli agenti Fabrizio Ferrari e Marko Benes. Il nazionale danese (una rivelazione agli ultimi Europei) si è svincolato dall'Az Alkmaar, può essere un'opportunità interessante se partiranno Mesbah e Taiwo. Nomi e incontri, ipotesi e scenari per provare a dare un volto al nuovo Milan. Presto al nuovo Ibra. Per mandargli una cartolina dal Duomo. Magari senza rimpianti.