E' sempre Inter-Juve: dopo le scoppole, rivincita nerazzurra
Lotta totale. Questa volta sul serio. Non ci sono esclusioni di colpi, in quanto Juventus ed Inter stanno mettendo in piedi in un avvio di mercato avvincente quasi quanto le sfide che hanno contraddistinto sul campo la rivalità tra i due club.
Nessun genere di esclusione di colpi, meglio se bassi ed inattesi, quelli che fanno più male. E' la politica più che legittima messa in campo dai bianconeri, trionfatori indiscussi del duello in considerazione di quanto accaduto sino ad ora. L'ingaggio di Isla, promesso sposo nerazzurro, è stato il capolavoro targato Marotta, almeno quanto la presa di posizione che ha impedito ai rivali di sempre di tesserare Verratti in compartecipazione con il Genoa.
Se è vero però, che la vendetta va servita fredda, ecco che è l'Inter ad avere l'opportunità di pareggiare i conti con una doppietta nostrana, sottraendo un obiettivo alla Vecchia Signora e magari anche uno dei figli più coccolati da chi ha a cuore la causa bianconera.
Mattia Destro, vada come vada, tornerà alla casa madre. Troppo buoni i rapporti con il Genoa per evitarlo, troppi gli interessi comuni a partire da quel Longo che rappresenterà l'ago della bilancia della trattativa. La virata juventina su Gabbiadini ne è la testimonianza più eloquente.
Ben più doloroso potrebbe essere lo sgarbo Giovino, idolo designato da anni per il futuro bianconero, ma mai riuscito ad essere appieno profeta in patria. L'idea succulenta dell'Inter è di vendicarsi consegnando alla Formica Atomica le chiavi della rinascita, facendone il punto forte della nuova, giovane, era Stramaccioni. Le schermaglie tra Juventus e Parma lasciano presagire un accordo ancora distante per la risoluzione della comproprietà in uno o nell'altro senso, qualora dovessero spuntarla i ducali sarebbe facile immaginare chi c'è dietro. Vendetta servita.