Aberra, volontario record: "Sempre presente dal 1984"
Le Olimpiadi ci regalano storie incredibili e non solo di atleti. Da sempre una delle forze del più grande evento sportivo del mondo è rappresentata dai volontari, persone spinte semplicemente dalla passione. E dallo spirito olimpico, ovviamente. E c'è fra i volontari chi detiene il record di partecipazioni: sempre presente dal 1984 Aberra Aguegnehu, arzillo 64enne di etiope di nascita e statunitense d'adozione, un vero cittadino del mondo che il mondo ha deciso di girarlo così. In esclusiva per Tuttomercatoweb ci racconta la sua storia:
Aberra, fra poco iniziano le Olimpiadi e tu sei protagonista di un record. A quante edizioni delle Olimpiadi hai partecipato e a quanti Mondiali ed Europei di calcio?
"Con Londra siamo a 12 Olimpiadi, considerando anche quelle invernali. In più ho anche all'attivo due mondiali di calcio: Usa '94 e Francia '98"
Quando hai iniziato a fare il volontario per questi eventi e cosa ti ha spinto a farlo?
"Ho iniziato a Los Angeles nel 1984 e la cosa mi era piaciuta molto. Così, da allora non ho più smesso e ho cercato sempre di essere presente a ogni evento"
Facendo il volontario e dovendoti spostare in tutto il mondo avrai tante spese. Come fai a mantenerti?
"Le spese sono enormi per noi volontari, poiché non abbiamo entrate. Perciò per mantenermi questi viaggi e la permanenza nei posti delle Olimpiadi lavoro il doppio, in un autonoleggio di Los Angeles, vivendo di straordinari. Faccio anche traduzioni nei tribunali per gli avvocati quando c'è bisogno. In più i miei amici mi aiutano e così posso mantenere le spese. Poi, chiaro, devi essere anche fortunato".
Ti stai già mettendo da parte qualcosa per i prossimi eventi?
"Si, ho già iniziato a programmare le Olimpiadi invernali di Sochi, in Russia e i Mondiali in Brasile. Ho due grandi barattoli, in uno c'è scritto "Sochi", nell'altro "Brasile" e ogni qual volta guadagno soldi extra metto tutto nei barattoli".
Hai mai conosciuto personaggi importanti, VIP? Qual è stato il tuo incontro più emozionante?
"Ho incontrato tanti personaggi ma l'incontro più emozionante è stato con Muhammad Alì. Qualcosa di indescrivibile".
Meglio i mondiali di calcio o le Olimpiadi? E Perché?
"Meglio le Olimpiadi, perché ti ritrovi nel villaggio olimpico e puoi incontrare 10mila atleti. Ti ritrovi improvvisamente in un posto dove ci sono più di 200 paesi. Certo, da volontario hai giorni lavoro di più di 12 ore ma in una situazione simile hai sempre tanta energia. Il calcio mi piace molto, sia chiaro, ed è un peccato non essere stato in Polonia e Ucraina, però ho seguito l'evento".
Hai una disciplina che preferisci e una che non ami?
"L'atletica per me è lo sport migliore, mentre la lotta libera non mi piace proprio".
Seguendo tutti questi eventi in giro per il mondo avrai imparato tante lingue: quante ne sai?
"Parlo inglese, ebraico, spagnolo, francese, tedesco, Italiano, arabo, portoghese, tedesco, serbo-croato, greco e ho imparato persino il cinese mandarino e l'olandese".
Ti va di raccontarci l'episodio più curioso che ti è capitato?
"Durante le Olimpiadi di Atlanta 1996 c'era un ciclista venezuelano che aveva perso la bicicletta e per giunta non parlava inglese e non sapeva come fare. L'ho aiutato a ritrovarla e due giorni più tardi gliel'hanno portata al villaggio olimpico. Dodici anni dopo a Pechino sento una voce che mi chiama: "Aberra Aberra!" Mi giro ed era lui, il ciclista venezuelano che mi dice di non essermi dimenticato di me e nel frattempo aveva pure imparato l'inglese".
Noi ci occupiamo di calcio. Tu vivi negli Stati Uniti. Hai modo di seguire il calcio? C'è una squadra in particolare che tifi?
"Nella mia casa in Los Angeles ho il satellite e posso vedere il calcio da tutto parte del mondo. Io sono tifoso di 4 squadre: Chelsea, Inter, Paris Saint-Germain e Los Angeles Galaxy".