Al-Ahly, Gomaa: "Un onore giocare la coppa del mondo per club"
L'Al-Ahly d'Egitto ha sorpreso chiunque quando sabato scorso battendo l'Esperance Sportive de Tunis, si è aggiudicata la settimana CAF Champions League ed un posto nella prestigiosa Coppa del Mondo per club FIFA a dicembre. TMW ha intervistato in esclusiva Wael Gomaa, difensore della nazionale egiziana e capitano dell'Al-Ahly. Vincitore di 5 CAF Champions League con l'Al-Ahly e riconosciuto come uno dei migliori difensori africani di tutti i tempi.
Dopo il pareggio nella partita di andata della finale della CAF Champions League al Cairo, è vero che tutti si aspettavano la vostra sconfitta in Tunisia?
"Innanzitutto vi ringrazio per avermi dato la possibilità di essere intervistato da TMW. E' vero, dopo il pareggio al Cairo molte persone ci consideravano già sconfitti però i nostri giocatori erano convinti che potevano recuperare in Tunisia. L'Esperance ha segnato in Egitto attraverso un calcio d'angolo però in Tunisia loro erano psicologicamente stanchi e noi lo avevamo percepito. Così nel periodo di tempo tra la prima e la seconda partita, lo staff tecnico ed i giocatori d'esperienza hanno utilizzato questi elementi per vincere la finale".
Tutta la squadra era determinata a vincere la finale e tu hai giocato una delle tue migliori parite della CAF Champions League, che cosa vi ha spinto a fare ciò?
"Nonostante i problemi che abbiamo affrontato quest'anno, ci eravamo promessi di vincere la CAF e di dedicarla alle vittime della strage di Port Said e alle loro famiglie".
Quali problematiche ha dovuto affrontare l'Al-Ahly nel vincere la CAF?
"I problemi sono iniziati a giugno quando la EFA (Associazione Calcistica Egiziana) decise di sospendere la partecipazione dei tifosi della nostra squadra in seguito al disastro dello stadio di Port Said, questo è accaduto prima dell'inizio della fase a gironi della CAF. Con il tempo le partite sono diventate sempre più difficili ed i giocatori si sono adattati a giocare senza i propri tifosi.
Quando abbiamo iniziato la CAF Champions League a Mali contro lo Stade Mali, c'era la guerra civile in corso che ci ha impedito di tornare in Egitto per 4 giorni. Abbiamo sentito rumori di esplosioni, bombe e missili. Abbiamo vissuto ore molto difficili che non dimenticheremo mai. Le altre squadre non hanno affrontato queste situazione nè dentro nè fuori dal campo. Dopo la qualificazione per la semifinale, si sparsero voci sul proseguimento del campionato fuori dall'Egitto e ciò ha aumentato la tensione dei giocatori e infine abbiamo affrontato la pressione dei tifosi ad Alessandria quando circa 20.000 posti erano occupati dai nostri fans. Il campionato egiziano è stato cancellato diverse volte e per noi non è stato facile prepararsi per le partite della CAF. Noi siamo l'unica squadra ad aver vinto un torneo internazionale senza la presenza dei tifosi, nessuna squadra aveva affrontato questa situazione prima".
La Coppa del mondo per club FIFA in Giappone 2012, è il tuo prossimo obiettivo?
"Nel 2005 i nostri tifosi si aspettavano la nostra vittoria però è stata dura ed il risultato non molto buono. Così abbiamo deciso di non stressarci e di considerare la nostra partecipazione in Giappone 2012 come una ricompensa per la vittoria della CAF. Rappresentare l'Africa ed i paesi arabi in una competizione come questa è la vera vittoria".
Hai vinto 5 CAF con l'AH-Ahly, quale ricordi con maggior piacere?
"Ogni vittoria ha un ricordo speciale ma non potrò mai dimenticare la prima. Comunque quest'ultima vittoria è molto importante per tutto quello che noi abbiamo affrontato quest'anno".
Cosa vorresti dire ai tifosi italiani?
"E' un onore per la nostra squadra partecipare alla Coppa del mondo per club FIFA in Giappone 2012, ci impegneremo al massimo per rappresentare bene l'Africa ed i paesi arabi e per dimostrare al mondo che siamo una grande squadra. Spero di vedere maggiori giocatori professionisti in Italia ed in Europa. Non riuscirò a giocare in Italia a causa della mia età ma ritengo che abbiamo molti bravi giocati che meritano un'opportunità di giocare in importanti campionati come quello italiano".