Crisi Palermo, Tedesco: "Deve giocare Miccoli"
"Nuovo ribaltone al Palermo? Tutto questo non mi sorprende". Giovanni Tedesco, ex centrocampista e dirigente dei rosanero commenta così l'imminente insediamento di Pietro Lo Monaco nel club di Maurizio Zamparini. "Sono stato a Palermo sei anni e ho visto più allenatori e direttori sportivi di tanti altri. Mi dispiacerebbe per Perinetti se andasse via, è un direttore competente e anche una brava persona. Ma tutto questo - prosegue Tedesco - non mi sorprende".
L'inizio di campionato del Palermo però, forse, sì: i rosanero hanno perso anche a Pescara.
"Da lontano, seduti sul divano, è facile parlare. Bisogna stare dentro per capire se c'è qualche problema. Non mi permetto di dire che la squadra non è all'altezza, bisogna essere lì per capire come stanno le cose".
Con la gestione Gasperini Miccoli è finito in panchina ed entra solo nei minuti finali.
"Per me Fabrizio rappresenta più che il capitano, con lui ho un rapporto speciale e dico che deve sempre giocare perché oltre ad essere un grande campione è un uomo speciale che ha dimostrato attaccamento alla maglia. Non va mai messo in dicussione perché dimostra con i fatti di essere un campione. L'anno scorso ha salvato il Palermo, senza di lui la squadra sarebbe andata in B e lo dico perché c'ero dentro. Non esiste Palermo senza Miccoli...è uno dei tre-quattro giocatori più importanti d'Italia. Ma per lui sono tranquillo, perché parla con i fatti e si prende tutto con gli interessi. Il Palermo può uscire fuori da questa situazione se tutti remeranno dalla stessa parte. La tifoseria deve dare un segnale forte, riempire il Barbera come i vecchi tempi. Perché se i tifosi abbandonano la squadra non fa il bene del Palermo. I giocatori hanno bisogno di loro".
Lei intanto si è dimesso da allenatore del Foligno e domani terrà una conferenza stampa. Anticipiamo qualcosa?
"Le persone qui non mi conoscono, io sono generoso e il mio gesto è stato fatto per il bene del Foligno. Potevo farmi cacciare dalla società e invece no, ho scelto di andare via. Magari cambiano le cose e ora la squadra inizia vincere, se il mio gesto può servire per il bene del Foligno che ben venga".