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Guazzo: "Cerco una piazza come Taranto"

ESCLUSIVA TMW - Guazzo: "Cerco una piazza come Taranto" TUTTO mercato WEB
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com
sabato 21 luglio 2012, 07:452012
di Claudio Sottile
Matteo Guazzo, attaccante classe '82, attualmente svincolato. Nel suo curriculum ricordiamo le esperienze con Bra, Casale, Palazzolo, Andria, Rovigo, Varese, Sangiovannese, Como, Melfi e Taranto.

Vincere un campionato sul campo, perderlo per beghe avvenute lontano dal rettangolo di gioco, ritrovarsi svincolato dopo il fallimento della propria società. Paradiso e inferno, senza fermate intermedie. Ecco la recente vita calcistica di Matteo Guazzo (30) , attaccante dello strabiliante Taranto capace prima di raggranellare 70 punti (scesi a 63 causa penalizzazioni per inadempienze societarie) e poi di perdere i play-off.

"Sono mortificato per come sono andate le cose -in ESCLUSIVA per TMW il suo turbamento affatto sopito, anche a distanza di settimane- non doveva finire così. Avevamo vinto la Prima Divisione con 5 punti di vantaggio sulla Ternana, e per colpa di una persona (l'ex Presidente rossoblù Enzo D'Addario, N.d.R.) che ha promesso e non ha mantenuto ci siamo rovinati, noi e la gente che ha fatto sacrifici per seguirci. Ai tifosi dico di tenere duro, perché il Taranto tornerà dove gli compete".

Intanto potrebbe ripartire dalla Serie D.
"Taranto è una piazza molto sfortunata. Sono legato alla tifoseria e all'ambiente, meritano tanto perché vivono per il calcio. Auguro loro il bene e spero che raggiungano presto i professionisti. Devono uscire da questa situazione".

Riavvolgiamo per un attimo il nastro della memoria. Perché nei play off vi siete completamente sfaldati, dando via libera alla Pro Vercelli?
"Non lo so. Dopo aver vissuto una stagione intensa, costellata da una marea di punti raccolti in partita, al play off arrivi troppo carico, troppo convinto e toppi. Ci siamo un po' persi, soprattutto nella partita d'andata, dove in 11 contro 10 non abbiamo vinto. Del ritorno mi è rimasta la grande frustrazione, non posso raccontare altro, è stato uno 0-0 strano. Ci penso ancora, eravamo noi i favoriti e quel posto nel campionato cadetto era nostro".

Con un differente contesto societario saresti rimasto a Taranto?
"Sicuramente sì. Fare la C lì è come fare la A da altre parti".

La B che ti è sfuggita in riva allo Ionio potresti trovarla con il nuovo ingaggio.
"Il gruppo rossoblù 2011/2012 ha disputato un'annata importante e quasi tutti si sono accasati in Serie B. Io magari non ci riuscirò. Certo la cadetteria mi gratificherebbe dopo tanti sacrifici, ma al giorno d'oggi guardo alla piazza, al progetto e al modo in cui sono fatte le cose. Dopo quello che ho passato a Taranto guardo questi aspetti più che la categoria".

Continui ad essere un nome caldo sul mercato. Almeno una dozzina di squadre sulle tue tracce./b>
"Sì e continuo a rimanere a casa (Ride, N.d.R.). Le piste Bellinzona e Modena sono saltate, alla Pro Vercelli erano interessati, avevo avuto un approccio col Direttore Romairone ma dovevo aspettare. Dalla Nocerina sono stimato, tuttavia devono prima sistemare giocatori in uscita, c'è da attendere. Idem a Trapani, il DS Pastore mi apprezza, rimangono comunque tutti pour parler, le società hanno difficoltà a muoversi. Ho 30 anni, non posso aspettare che le società vendano altri giocatori per prendermi, coi tempi che corrono non c'è da scherzare. Appena avrò un progetto concreto lo sposerò. Dopo Taranto vorrei un'altra piazza importante, di pari prestigio. Mi alleno da solo per tenermi pronto per quando dovrò partire. Non posso fare altro''.

Ti dispiace che alla lista delle pretendenti manchi la Reggina del tuo ex allenatore Dionigi?
"Se mi avesse voluto chiamare l'avrebbe già fatto. Io lo stimo e lui stima me, evidentemente non ci sono i presupposti perché io vada a Reggio. Io lo rispetterò sempre."

A quale giocatore sparpagliato in giro per la penisola dalla diaspora tarantina prefiguri un luminoso futuro?
"Tra gli esperti dico Di Deo (30) della Ternana, che ammiro da morire e che la B l'ha già giocata. Come giovane voto Sciaudone (23), ha ampi margini di miglioramento e a Bari potrà fare bene. Con la testa giusta può diventare un gran giocatore".

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