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esclusiva

Ielpo: "Al Milan servono i suoi giocatori di talento"

ESCLUSIVA TMW - Ielpo: "Al Milan servono i suoi giocatori di talento"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
domenica 11 novembre 2012, 10:012012
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Mario Ielpo, che ha militato nel Milan dal 1993 al '96 e attualmente, proseguendo una tradizione di famiglia, fa l'avvocato civilista e l'opinionista televisivo su Telelombardia ed Antenna 3 per la trasmissione "Qui Studio a Voi Stadio". Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra.

Milan e Fiorentina in campionato sono reduci da due vittorie importanti, i rossoneri a Malaga forse non hanno convinto del tutto, ma Pato è tornato a segnare. In casa Milan lo scenario sta cambiando in meglio?
"Nelle ultime partite il Milan ha schierato un po' tutti i giocatori di talento e credo che questo abbia molto giovato. Sì, la situazione sembra un po' migliorata, davanti quando c'è Bojan, che sa dialogare maggiormente con gli altri, e ci sono El Shaarawy ed Emanuelson e Montolivo, che ha sempre giocato, si ritrova la qualità che prima non c'era, di conseguenza il Milan diventa una squadra di buon livello, anche se davanti Pazzini e Pato continuano ad avere problemi".

Questi problemi degli attaccanti sono risolvibili a breve oppure no?
"Pato è un enigma, ha grandissimo talento e ha il fiuto del gol infatti è riuscito a segnare con il Malaga in una gara dove ha giocato pochissimi palloni, però non partecipa all'azione, non scatta ed è sempre frenato. Non so da cosa dipenda, penso che nessuno lo sappia, ma deve giocare poiché questa è l'unica strada che ha per migliorare e sbloccarsi mentalmente, perché spero che la sua non sia una trasformazione definitiva e si tratti solo di dover superare un blocco causato da questo lungo periodo d'infortuni. Pazzini è un giocatore molto forte in area di rigore, però partecipa poco alla manovra, fa quello che sa e quando gli giungeranno tanti palloni in area si farà valere, questo è il suo modo di giocare".

Il cambio di modulo che ha effettuato Allegri nelle ultime gare può aumentare le possibilità che giocatori come Pato e Pazzini rendano al meglio?
"Il problema non è il modulo, ma la qualità dei giocatori. Se si schierano cinque stopper o cinque mediani, dei quali Galliani si è lamentato, la qualità è differente. Per qualità non intendo quella tecnica perché al Milan tutti i giocatori sono di ottimo livello, ma ognuno ha le sue caratteristiche e se si mandano in campo solo interditori muscolari la cifra tecnica viene meno. All'inizio della stagione ce n'erano troppi in campo, ma se, come è stato fatto nelle ultime partite, giocano i calciatori di maggior talento si può sognare di andare in Champions a fine stagione, se quello è lo scopo del Milan".

Il Milan ha quattordici punti e la Fiorentina ventuno, di solito non c'è tutta questa differenza in classifica fra queste due squadre, quindi che partita ci si può aspettare?
"La Fiorentina è una squadra fra quelle che mi piacciono di più quest'anno, l'ho vista un paio di volte in partite in cui poi non ha raccolto, con il Napoli e con l'Inter quando ha perso, però ha giocato meglio degli avversari. Ha qualche giocatore che si dedica di più al bel calcio che al concreto e questo può essere il suo limite, con il Milan mancherà Jovetic ed è un vantaggio per i rossoneri, ma ha tutti giocatori tecnici e per la squadra di Allegri sarà una partita difficile".

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