Italia, Mazzola tuona: "Ma quale biscotto..."

Una leggenda del calcio mondiale come Sandro Mazzola è intervenuta ai microfoni di Tuttomercatoweb per dire la sua in merito alla sin qui deludente esperienza dell'Italia all'Europeo. Ecco quali sono state le sue valutazioni, anche in merito al rischio biscotto tra Spagna e Croazia. "E' facile oggi dare le colpe a Prandelli, ma occorrerebbe chiedersi come mai il cinquantadue per cento dei giocatori in Italia è straniero, perchè non nascono più i numeri dieci, perchè non abbiamo più stopper. Non si riesce più a fare un dribbling... Se si levano questi giocatori non ce ne sono altri da convocare. Se dovessi fare un unico appunto riguarderebbe la mancata convocazione di Matri, perchè ora come ora avrebbe potuto fare comodo. Il problema è che prima si parlava di fine ciclo per Lippi, ora per Prandelli mentre la verità è una sola: il calcio è davvero cambiato, noi abbiamo voluto fare le cose in modo sbagliato. I giovani non si impegnano più nel modo giusto, prima si giocava in 40 all'oratorio e per forza di cose imparavi a fare i dribbling, ora ci sono scuole calcio che evidentemente non danno gli stessi riscontri. Bisogna analizzare seriamente il problema senza interessei e senza critiche, perchè Prandelli almeno ci sta provando".

Crede nel biscotto?
"Anche se fosse non ci deve interessare, noi dobbiamo fare la partita della vita contro l'Irlanda, perchè la Spagna darà tutto nel match contro la Croazia".

Il bersaglio delle critiche è stato in particolare Giaccherini
"Se non vinci una partita arrivano le critiche, ma dove era Thiago Motta ieri sera? Non è amai colpa di uno solo anche perchè alla prima partita ha giocato molto bene sacrificandosi per gli altri".