Lamezia, Maglia: "Il nostro mercato è chiuso"
"Non abbiamo in programma movimenti in entrata e in uscita. Se ce ne sarà l'occasione, prenderemo qualche giovane interessante". Fabrizio Maglia, ds della Vigor Lamezia, si gode il momento magico della sua squadra, seconda ad un punto dalla promozione diretta dopo la vittoria di ieri su un Fondi reduce da due successi casalinghi consecutivi. Difficile, in effetti, modificare gli equilibri di un gruppo che stupisce sempre di più per gioco e risultati e che inizia a credere nell'impresa. "Speriamo che questo momento positivo non si fermi. Certo, siamo lì e ce la giocheremo fino in fondo, sarebbe inutile nascondersi. Il nostro mercato, con l'arrivo di Franchino e la cessione di Catalano, può dirsi chiuso. Il gruppo è compatto. Crediamo nel valore di questa rosa e nella competenza dello staff tecnico".
Bisogna dire, però, che non eravate partiti con ambizioni di promozione, vista la qualità di organici come Perugia, L'Aquila o Paganese
"Il nostro obiettivo era quello di fare comunque un buon campionato. Direi che ci stiamo riuscendo. Ho la fortuna di lavorare in una società importante, composta da persone perbene. Non abbiamo il budget di cui possono disporre società come L'Aquila, Perugia o Paganese, ma a maggior ragione abbiamo dimostrato di saper operare bene. Oggi non abbiamo problemi di ordine amministrativo e, dal punto di vista gestionale, saremmo già in grado di disputare la Prima Divisione. Poi conquistarla sul campo è un altro discorso, dà un'altra soddisfazione. Però abbiamo le carte in regola per stare in Prima Divisione, una categoria che in città manca da 25 anni. Lottare oggi per questa meta è un motivo per noi di grande orgoglio".
State sfornando anche giovani interessanti del '91, come il portierino Forte, corteggiato in passato anche dal Chievo, o il difensore Bonasia
"Certo. Ma ci sono anche altri, non vorrei far torto a nessuno. Abbiamo ragazzi in gamba già seguiti da club di categoria superiore. Ma adesso non si muoverà nessuno, poi a giugno ogni discorso potrebbe essere diverso. Confermo una trattativa col Chievo per Forte, poi non se ne è fatto più nulla. Di sicuro è un portiere già da tempo pronto per palcoscenici importanti. Diciamo che i nostri frutti sono una conseguenza dell'ottimo lavoro profuso dal settore giovanile".
In ultimo: molti addetti ai lavori non vedono con favore la regolamentazione sul minutaggio in Lega Pro e l'utilizzo indotto degli under. Lei che ne pensa?
"Io vado controcorrente e non lo dico solo perchè il mio club fa una politica giovanile. E' vero che i giovani, se sono bravi, giocano sempre. Ma questa impostazione sta aiutando le società meno ricche e costituisce una vetrina per i giovani, specie se sono del territorio. Sono quindi favorevole all'utilizzo degli under ed al minutaggio. Casomai allargherei la forbice e farei in modo di comprendere nel ventaglio degli under anche giovani non appartenenti ad un'annata specifica ma magari nati prima del 1991 o del 1992. Se dispongo di ragazzi dell'89, che hanno appena 22 anni e sono cresciuti nel mio settore giovanile, mi sembrerebbe giusto poi considerarli degli under. Sono quelli che considero i "fedelissimi", un patrimonio delle società".
In ogni caso sembra ci sia una certa differenza tra Prima e Seconda Divisione riguardo la qualità degli under
"Certamente un club di categoria superiore è più propenso a mandare i propri ragazzi in Prima Divisione. In Seconda magari ci pensa due volte. Ma proprio per questa ragione le società di Seconda Divisione dovrebbero valorizzare i ragazzi del territorio, come proviamo a fare noi".