N. Raposo: "I pregi e i difetti di Mati Fernandez"
Nuno Raposo, giornalista di "A Bola" al seguito di Mati Fernandez ci presenta il cileno promesso sposo della Fiorentina. In esclusiva per Tuttomercatoweb.
Nuno Raposo, ci puoi parlare di Mati Fernandez?
"Ha fatto tre stagioni allo Sporting dove c'erano molte aspettative su di lui, ma facendo piuttosto bene. Ha molta qualità tecnica e può essere importante anche alla Fiorentina. È stato spesso frenato dagli infortuni e causa dei tanti impegni con la nazionale non ha mai fatto un precampionato con lo Sporting se non quest'anno".
Proprio per la sua fragilità a Firenze c'è un po' di paura
"Purtroppo ogni anno ha sempre avuto almeno uno o due stop fisici. La colpa è soprattutto dei tanti impegni con la Nazionale e dei numerosi spostamenti internazionali. Spesso tornava dal Cile con qualche infortunio e doveva stare fermo anche a lungo".
Quanto incide sul campo Mati Fernandez?
"Quando è al 100% è davvero irresistibile, può decidere da solo una partita. Gli manca però la continuità, perché allo Sporting vedevi magari 4-5 partite buone, poi un paio cattive, poi si infortunava. Rispetto poi al Sudamerica, dove lo chiamavano Mati-gol, qui in Europa sia allo Sporting che al Villarreal non ha fatto tanti gol. Almeno, non quanti ce ne aspettiamo da un numero 10".
Caratterialmente che giocatore è Mati Fernandez?
"Professionale al massimo. Si allena con impegno, fa vita da atleta, non lascia spazio ad alcun pettegolezzo. E quando va in panchina non si lamenta, aspetta il suo turno e fa il suo dovere".
Perché lo Sporting se ne priva?
"La situazione economica della squadra è tale che qualsiasi offerta ragionevole venga presa in considerazione, così come Mati Fernandez anche Juan Pereira e magari anche altri. La campagna acquisti, poi, dice tutto: su cinque giocatori solo su di uno c'è stato esborso economico, ossia su Rojo dallo Spartak Mosca".