Novellino: "Al Napoli non resta che la Coppa Italia"

Abbiamo intervistato in esclusiva Walter Alfredo Novellino, ex calciatore e attualmente allenatore, che guidò fra le altre squadre il Napoli nella stagione 1999-2000, e con lui parlato dei partenopei e della sfida con la Juventus nella finale di Coppa Italia. Le voci di un addio di Cavani e Lavezzi infastidiscono più i tifosi della squadra. La finale sarà una gara molto tattica con il confronto fra l'attacco del Napoli e la difesa della Juventus. Novellino non sa ancora dove allenerà l'anno prossimo, ma non gli dispiacerebbe fare un'esperienza all'estero.

Il Napoli può battere la Juventus e vincere la Coppa Italia?
"Per il Napoli sarebbe l'unico traguardo che è rimasto, dopo una stagione dove in Champions ha giocato in modo straordinario e ha disputato un campionato che a tratti definirei buono. Se vincesse la Coppa Italia concluderebbe una stagione che nel suo insieme può essere definita discreta".

Le voci che Cavani e Lavezzi sono in partenza verso altre squadre possono aver tolto un po' di concentrazione al Napoli in vista della partita con la Juventus?
"No, sono dei professionisti e i giocatori ci tengono a vincere, sono dei lottatori e sono anche abituati a vincere. Forse queste voci possono influenzare di più i tifosi, ma non certamente la squadra".

Tatticamente come sarà la gara di Coppa Italia?
"Le due squadre giocheranno in modo simile: la Juventus con il 3-5-2 o il 3-5-1-1 e il Napoli con il 3-4-3. Il Napoli dovrà fare un po' più d'attenzione perché sa benissimo che la Juventus non concede molto e aggredisce davanti e questo può dare un po' di fastidio alla squadra di Mazzarri, che è una formazione portata più che altro ad attaccare e a posizionare molti uomini sopra la linea della palla correndo il rischio quindi di incappare in qualche difficoltà. Sicuramente, essendo una partita unica, sarà giocata molto sul piano tattico dai due allenatori soprattutto all'inizio, poi se con il passare del tempo si creassero degli spazi i tre attaccanti del Napoli potranno "fare male" alla difesa della Juventus, che però è stata la meno battuta del campionato. Ma non sarà facile scardinare la difesa bianconera perché Conte, per quello che ho visto, cura un po' tutto poiché quando si vincono i campionati lo si fa prendendo meno gol degli altri e lui lo ha dimostrato".

Cambiando argomento, dove allenerà Novellino la prossima stagione?
"No lo so, ma spero di tornare ad allenare ai miei livelli perché ultimamente avevo fatto benissimo lo scorso campionato quando ho portato il Livorno ad un punto dai playoff e poi quest'anno sono successe diverse situazioni un po' così, ma penso di meritarmi una squadra importante. Ho voglia di allenare anche perché sono ancora giovane, ho cinquant'otto anni, è vero che ci sono tanti allenatori che si propongono, quindi vorrei farlo anch'io. Mi piacerebbe tornare ad essere quello che ero fino alla stagione in cui ho allenato il Torino e gradirei molto fare un'esperienza all'estero, ma se non sarà possibile anche in Italia va benissimo".