Riforma Lega Pro, Calcagno: "Vince la meritocrazia"

"Siamo soddisfatti, sia noi che la Lega Pro", Umberto Calcagno, vice presidente dell'AIC, si pronuncia così a TuttoMercatoWeb.com sulla riforma della Lega Pro, che tra due anni "sarà a sessanta squadre e tre gironi per stabilizzare il sistema con dei criteri economici e sportivi ben precisi".

Entriamo nei dettagli...
"Vince la meritocrazia. Basta giovani in campo per forza, negli altri anni non c'è stata meritocrazia. Ma sia chiaro: uno degli obiettivi della Lega Pro è valorizzare i giovani, però con criterio e, ripeto, con meritocrazia. Sono state create delle generazioni che per 2-3 anni hanno giocato in Lega Pro senza poi avere un futuro".

In sintesi niente più giovani solo per guadagnarci sopra.
"Esatto. Giovani in campo sì, ma alla base di tutto deve esserci, come detto, la meritocrazia".

È una Lega Pro che punta anche ad avere maggiore visibilità. Le tv, Rai e Sportitalia, in questo senso sono un supporto importante.
"La visibilità parte dalla stabilizzazione del sistema. Avere delle società migliori dal punto di vista organizzativo e dei progetti che puntano a valorizzare i giovani senza obbligatorietà può far venire fuori una Lega Pro migliore. Insieme si può rilanciare la nuova Lega Pro".

Oggi è stata la vittoria del buon senso.
"Ha trionfato un progetto complessivo con nuovi criteri economici e finanziari per l'iscrizione e per il controllo dei budget. Le nuove norme daranno una veste migliore alla Lega Pro".