Siena, la bandiera Argilli: "Neto mi ricorda Cannavaro"
Considerato il precursore dello scandalo Calciopoli, Stefano Argilli è stata una grande bandiera del Siena con oltre duecento presenze in nove anni. Tuttomercatoweb.com lo ha contattato per fotografare il momento della Robur e parlare di uno dei migliori talenti del campionato: il portoghese Luis Neto. "L'ho visto più volte, è un ragazzo reattivo. Non è un gigante, ma ha dinamismo e tempo di stacco di testa, si fa valere anche nel gioco aereo. Ha fatto ottime partite ma anche qualche errore tattico, facendosi sorprendere per troppa fiducia nelle sue qualità, nel recupero di palla".
Chi ricorda?
"Per doti e caratteristiche, ha l'esplosività di Cannavaro, anche se con altri limiti. Fabio è il prototipo di quel tipo di calciatore: piccolo, forte e potente. Neto non è altissimo ma ha questa qualità, anche perché ha sicurezza con la palla al piede".
E' il migliore del reparto?
"Paci, come rendimento difensivo, è anche meglio di lui.
Ha coperto tanti palloni e fatto un paio di reti importanti. Adesso è infortunato, Neto ora è importante ancor di più".
Altre note positive.
"Chi ha un rendimento alto è Pegolo, così come Vergassola in mediana. Calaiò si avvicina, ma ha avuto un periodo difficile, dove è rimasto troppo solo".
Il Siena si salverà?
"Credo che ce la faccia, saranno decisive le prossime partite: se resta agganciato se la gioca fino in fondo, altrimenti rischia di perdere il treno".
Pronostico secco: la prossima è col Pescara.
"Credo proprio riesca a vincere".
Mister Argilli ora su che panchina siede?
"Alleno i ragazzi degli Allievi a Poggibonsi, stiamo facendo una stagione bella e impegnativa".