Fiorentina, Behrami: "Potevo andare alla Juve"
Queste le parole del centrocampista della Fiorentina Valon Behrami, che si è concesso ai microfoni di Radio Blu: "La Juventus? C'è stata questa possibilità a gennaio ma è una storia chiusa. Non ho mai pensato di voler andare via perchè qui sono contentissimo, anche se non arrivano i risultati. Sto bene qui, così come la mia famiglia. Per il futuro vedremo, anche in base alle scelte della società per il nuovo direttore. Ho un grande rapporto col presidente.
Il direttore? Abbiamo parlato del difficile momento che ha attraversato. Con me si è sempre comportato bene. A gennaio avremmo avuto bisogno di una mano dal mercato. Putroppo sono stati fatti errori perchè avevamo bisogno di rinforzi. E' anche per quello che siamo in questa situazione. Noi che andiamo in campo ci mettiamo la faccia, è giusto che anche chi ha fatto scelte sbagliate si prenda le sue responsabilità. La separazione mi sembra la giusta conclusione del rapporto. Nonostante i problemi personali non ha trovato tempo per parlare con noi. Tra Roma Londra e Firenze preferisco stare qui, è la città che fa per me. Ho amicizie al di fuori del calcio e questo mi aiuta molto. Sono contentissimo al di fuori dal campo. Ho lavorato bene questa settimana e questo è importante anche per il morale.
La gara di Genova? A livello di atteggiamento dovevamo capire l'importanza del momento.
E' una stagione che gira così, e la prima cosa da fare è non aver paura ed essere cattivi e determinati.
Il ritorno al Franchi dopo la Juve? E' stato pesante per la gente, sappiamo l'importanza di quella gara. Dobbiamo dimenticare quello che è successo anche se per chi è fuori sarà difficile. Dobbiamo pensare ai punti che ci mancano per la salvezza poi analizzeremo gli episodi negativi come quello.
Il ritiro? Ci mancava di lavorare tutti al 100%, capire l'importanza del lavoro. Ci siamo parlati e abbiamo capito che dovevamo dare tutti di più. L'abbiamo fatto, abbiamo lavorato bene e la reazione c'è stata. Così come è avvenuto questo martedì. E' un passo importante per la maturità del gruppo. Ci sono altre cose da risolvere ma questa è la base che ci mancava. Sappiamo di rappresentare qualcosa di importante, e che dobbiamo impegnarsi ogni giorno, non solo dal venerdì.
Il modulo? Non l'abbiamo chiesto noi, ma abbiamo fatto capire che non eravamo in grado di assimilare movimenti troppo complicati. Meglio fare tre cose ma fatte bene che provare a farne dieci. Quando le cose sono fatte con impegno i frutti arrivano.
I tifosi vogliono ricostruire attorno a me, Jovetic e Nastasic? Mi dispiace che non si veda l'ora di finire questa stagione. E' un peccato aver fatto una stagione così, soprattutto per una persona orgogliosa come me. Trovarmi in questa situazione mi da fastidio. Adesso purtroppo è tardi, possiamo solo cercare di limitare i danni".