Fiorentina: buio in sala e rischio di finale horror
Terzo giorno di ritiro per la Fiorentina in Trentino e poche novità sul fronte del mercato. Anzi, per la verità, praticamente nessuna. Roncaglia è arrivato a Moena, raggiungendo El Hamdaoui e Lupatelli, ad oggi unici acquisti della Fiorentina oltre al giovane difensore egiziano Hegazy. Di contro, per le Dolomiti, non sono nemmeno partiti Gamberini e Behrami (finiti a Napoli, e immediatamente propensi a dichiarare amore ai colori azzurri) e "Lollo" De Silvestri che ha preso la strada di Genova, sponda blucerchiata, alla corte di Ciro Ferrara.
Un bilancio che, al di là delle rassicurazioni del caso, mette più di qualche tifoso sul "chi va là". La campagna abbonamenti, del resto, è ormai aperta da quasi una settimana, ma immaginare quali possano essere, ad oggi, i primi riferimenti numerici è esercizio che rischia di deprimere. Dall'altra parte c'è una squadra che lavora sulle montagne del Trentino senza quello che dovrà essere il portiere titolare (la vicenda Viviano resta bloccata), con due soli centrocampisti (Olivera e Lazzari) e con un gruppo di giocatori da cedere capitanato da Vargas, vero e proprio oggetto estraneo dei viola in ritiro.
In questo scenario non propriamente esaltante il club viola è chiamato a reagire. A cominciare da quelle dichiarazioni di Marotta che, ancora una volta, ha ribadito l'interesse della Juventus nei confronti di Stevan Jovetic. Immaginare oggi una cessione di Jovetic, per di più alla Juventus, ha il vago sapore di un incubo. E non solo per le ripercussioni a livello tecnico. Certo, la Fiorentina a quel punto potrebbe tornare sul mercato forte di una quarantina di milioni incassati tra le cessioni di Gamberini e Behrami e, appunto, quella di JoJo. Ma lo smacco che la piazza sportiva dovrebbe ingoiare sarebbe di quelli deleteri. Soprattutto dopo due stagioni deludenti.
Forse, allora, servirebbe uscire allo scoperto, o almeno provarci. Nel corso dei prossimi giorni di ritiro risulta difficilissimo prevedere che Jovetic possa dire la sua sulla vicenda che lo vede protagonista. Ma pensare di far chiarire al diretto interessato le intenzioni sul futuro sarebbe, ad oggi, la migliore scappatoia ad una storia che rischia di assumere i contorni dark di un film horror. E pur con una sala ben lontana dai "pienoni" di un tempo, un finale tragico come quello della partenza di JoJo rischierebbe di allontanare ulteriormente anche coloro che, nonostante tutto, sono disposti ad accomodarsi nella sala della prossima stagione per la proiezione del nuovo campionato.