Inter "cattiva": a Sneijder sarà applicata la "tecnica Julio Cesar" (e così Lucas...). Milan, il mercato non è chiuso (né in entrata...né in uscita). Ecco perché Jovetic è nella testa di Marotta

L'estate è bella perché mangi il ghiacciolo al tamarindo spaparanzato sulla sdraio, ti leggi la "Gazza" (o il "CorSport" o "TuttoSport") in santa pace (anche le notizie sulla bocciofila), c'è il riso in insalata col tonno e le olive, il sole tramonta assai tardi, si vedono culi e tette in spiaggia ma nessuno si vergogna perché al mare non fai la figura della maiala (mah...), danno le repliche delle commedie italiane anni '70 e '80, in città nessuno rompe le balle al semaforo neanche se parti con sette secondi di ritardo. L'estate è brutta perché sudi come un pastore maremmano, le zanzare ti triturano il cervello che sembrano essere reincarnazioni di suocere avvelenate... stop: in definitiva l'estate è bella. Ma mica per tutti. Quelli come noi che non possono fare a meno di spaccarsi il cervello col mercato pallonaro, un giorno godono e quello dopo strapperebbero l'abbonamento in faccia al presidente.
Viene in mente l'Inter, mai come quest'anno misteriosa come Batman con la mascherina (si vede che è lui, perché nessuno lo riconosce?). A inizio giugno tutti a dire: "Uè, Moratti quest'anno c'ha il grano e fa lo squadrone". A metà giugno tutti a dire: "Uè, Moratti è il solito straccione e s'arrangia con i Primavera". A fine giugno tutti a dire: "Uè, Moratti vende quelli del triplete ma reinveste i soldi risparmiati per gli ingaggi e son dolori per tutti". A inizio a luglio tutti a dire: "Uè, Moratti non va in vacanza a Gabicce?". Ora il domandone: cosa ha davvero in testa (e nel portafoglio) il buon Moratti?
Al 10 luglio la sensazione è che le idee siano piuttosto chiare: tutti i nerazzurri che guadagnano più di 2,5 milioni di euro netti l'anno sono gentilmente invitati a levarsi dalle balle. Uniche eccezioni: Zanetti, Cambiasso e Milito. Per gli altri si attendono offerte, ma anche no (vedi Julio Cesar). Ecco perché il patron spera vivamente che arrivi qualunque club e si porti via Sneijder, Maicon, Stankovic e tutti gli altri nababbi. Dice il tifoso nerazzurro: "Ma così finiamo nella palta". Mica vero. All'Inter questa primavera devono aver partecipato al corso di cattiveria organizzato da Chuck Norris, quello indispensabile per rifondare una squadra che non se la passa troppo bene. Il diktat è: "Si mollano le zavorre, si acquistano i giocatori che guadagnano poco". Per questo motivo è facile pensare che anche a Wesley sarà applicata la "tecnica Julio Cesar": facciamo capire all'olandese che non è gradito e nel frattempo corteggiamo il brasiliano, coi soldi risparmiati per quello là (12 milioni lordi a stagione, mica cento lire...) ci compriamo il cartellino di questo qua (al momento ancora troppo caro). Una tecnica vincente? Diremo di sì solo quando vedremo Julio Cesar con un'altra casacca.
Due balle sul Milan. Ieri Galliani ha cantato da par suo. E' stato sincero come poche volte nella sua vita: "Occhio che per Thiago e Ibra non è detta l'ultima parola". Tradotto: vogliamo tenerci Thiago Silva a tutti i costi e speriamo che qualcuno ci chieda Ibra (più di venti milioni di euro lordi a stagione di solo ingaggio, mica cento lire...). Nel frattempo ci guardiamo intorno e tentiamo colpacci in puro stile "Nocerino 2011". Le garanzie per i tifosi del diavolo sono due: 1) In 26 anni di alti (tanti) e bassi (pochi), Berlusconi ha quasi sempre piazzato il colpo ad effetto ad agosto inoltrato (e non si tratta unicamente di trattenere Thiago). 2) Nel post-Moggi (a proposito: auguri a Big Luciano che oggi compie 125 anni...) Galliani ha dimostrato a più riprese di essere il più bravo a fare il mercato con i metodi più disparati (prestiti, promesse, dilazioni, strette di mano, pacche sulle spalle). Totale: il mercato del Milan non è chiuso, né in entrata, né in uscita.
Questionaccia topppleier Juve (scritto con tre p). Marotta sa bene che portare a casa Higuain, Van Persie, Cavani, l'Uomo Tigre o l'Uomo Ragno non è per niente facile e, forse, neanche indispensabile. Molto meglio concentrarsi sul ricciolone della Fiorentina, tal Jovetic, uno che non è un vero e proprio bomberone ma: A) Ha solo 22 anni. B) Guadagna poco. C) E' facilmente convincibile. D) Conosce la serie A. E) Ha fatto vedere solo il 50% di quello che vale. Controindicazioni: arriva da un brutto infortunio. Il gioco vale decisamente la candela.
Raffica di boiate finali rubate ai colleghi e rielaborate in puro stile "mo' ve la dico io la vera verità anche se non la so".
1) Ganso ha rotto col Santos: Psg in vantaggio ma occhio al Milan. Rielaborazione: in rossonero di 'sto Ganso si son rotti le scatole, Leonardo invece no. Alla fine resterà in Brasile...
2) Elia ha superato le visite col Werder Brema ma non ha ancora firmato perché manca l'accordo sullo stipendio e vorrebbe un conguaglio dalla Juve. Rielaborazione: pur di liberarsi del pitocco, Marotta sarebbe disposto a metterci soldi di tasca sua. Firma in arrivo...
3) De Laurentiis: "Armero è nella nostra lista, potremmo parlare anche di Cuadrado". Rielaborazione: Pozzo mollerà al massimo uno dei due, Pozzo si sta leccando i baffi, i patron delle altre squadre non hanno capito che se vogliono un giocatore dell'Udinese... è meglio se tacciono.
4) Preziosi: "Disponibili a trattare lo scambio Kucka-Santana". Rielaborazione: cambierà idea, poi la ricambierà, poi la cambierà ancora. Totale: lo scambio si farà.
5) Balzaretti: "Potessi andare a Parigi dalla mia famiglia sarebbe perfetto". Rielaborazione: Zamparini lo accontenterà perché in fondo è un pezzo di pane.
6) Mancini ha rinnovato fino al 2017 col City: guadagnerà una marea di soldi. Rielaborazione: mortacci sua e del suo conto in banca (tutta invidia, per carità...).
Su twitter consiglio altri gusti di ghiaccioli improbabili, mica pizza e fichi: @ FBiasin