Italia, sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico
Sbagliare è umano, ma perseverare nell'errore è diabolico! L''Italia, contro la Croazia come contro la Spagna, ha concesso il bis: galvanizzante nel primo tempo, mortificante nel secondo. Nei 45 minuti iniziali, un volume di gioco, anche brillante, tale da legittimare almeno il 2-0, con la netta supremazia del centrocampo, e 11 tiri. Invece, appena 1-0, per giunta su calcio da fermo di Pirlo, e non su azione. Nella ripresa, una frenata figlia del crescendo altrui, della stanchezza propria, ma pure delle mosse discutibili di Prandelli. Assurdo, in un attacco di pesi leggeri, perdere la fisicità di Balotelli, concludendo una sola volta. E assurdo sostituire Motta con Montolivo, invece che con un incontrista, anti-frana, come Nocerino. La sfortuna ha influito sull'unico errore di Chiellini, ma ce la siamo andati a cercare.
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